Il dono della speranza

Il dono particolare che il Signore ci ha fatto,
essere speranza per gli uomini
del nostro tempo,
si radica in noi
nella misura in cui ci svuotiamo di noi stessi
e ci riempiamo della presenza di Dio:
il Padre che ci ama costantemente,
il Figlio che ci comunica la sua Parola,
lo Spirito Santo che ci sospinge
verso strade e fatti nuovi.
Comunichiamo speranza,
aiutiamo l’uomo del nostro tempo
a « tirar fuori » la speranza assopita,
se ci riconosciamo abitati da Dio,
liberi da ogni spirito di giudizio,
da ogni rancore, da ogni rivalità,
se impariamo a vivere
secondo le Beatitudini evangeliche:
puri di cuore, miti, poveri,
pacificati e pacificatori.

« Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo » (Lc 6,20-23a).


Commento di Rosanna Tabasso     Commento di Mons.Pollano
 

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