La nostra casa, l'Arsenale della Pace, ha potuto aiutare milioni di persone in Italia e nel mondo perché aiutata da volontari e da amici che la sostengono e l'aiutano.
Non abbiamo paura di chiedere, ci fidiamo della Provvidenza che di volta in volta ha il nome e il volto di chi risponde alle nostre richieste.
Se vuoi aiutarci puoi unirti a noi con il tuo tempo, la tua intelligenza, le tue capacità o contribuire alle nostre attività con offerte di denaro
Insieme Possiamo fare molto.
Crediamo in un sistema sociale che abbia al centro la persona con tutti i suoi valori, capacità, doni e bisogni, una persona che non può vivere da sola, che si metta in relazione con gli altri, che sviluppi la dimensione del dono e della condivisione per contribuire al bene comune come parte integrante del suo essere.
Nel Sermig ogni persona entra come in un laboratorio di scambio tra coloro che danno qualcosa e coloro che ricevono qualcosa: in quest’ottica nessuno è così povero da non avere nulla da donare e nessuno è così ricco da non avere nulla da ricevere. Le persone che si rivolgono a noi per soddisfare bisogni primari vengono accompagnate in un cammino di riscoperta ed emersione delle loro potenzialità e possono quindi mettere in gioco se stessi al pari degli stessi volontari che le hanno aiutate. Questo laboratorio diventa capace.
- di catalizzare energie e risorse che altrimenti non sarebbero utilizzate e volgerle verso finalità specifiche.
- di creare consapevolezza della realtà e quindi di porsi in modo critico per trovare risposte adeguate.
- di stimolare il coinvolgimento e rinsaldare le motivazioni.
- di educare al “fare insieme” facendo crescere la capacità collaborativa.
Gli attori principali dell'azione sociale del Sermig sono i volontari (circa 1000), persone di buona volontà diverse per età, stato sociale, competenze, religione, motivate a partecipare ad un progetto condiviso.
Quindi il capitale sociale del Sermig è fatto di persone che vivono la cultura della restituzione. La scelta di offrire tempo, capacità, professionalità, risorse materiali e spirituali innesca un processo di reciprocità e un effetto moltiplicatore: io aiuto gli altri perché gli altri a loro volta possano vivere la restituzione. Quindi non solo produrre servizi, ma coinvolgere le persone in un cammino di condivisione dove beneficiati e beneficiari entrano nella dinamica della reciprocità del dono, dell’apertura alla mondialità, dell’esigenza di conoscere altre culture e altre situazioni al fine di favorire il reciproco rispetto. In quest'ottica l'opportunità di mettere a disposizione se stessi favorisce la propria realizzazione e quindi rende possibile portare questo arricchimento nella quotidianità della vita, dando al proprio agire sociale nuove motivazioni. La persona si trova in un percorso di formazione che lo accompagnerà nella fasi della sua vita, preparandola ad affrontare le continue sollecitazioni e le nuove sfide di questo tempo.
La valorizzazione delle risorse umane diventa una parte fondamentale dell'economia della restituzione e permette un'azione concreta a favore della collettività: recuperare persone disperate, offrire opportunità a chi è nel bisogno, dare speranza ai giovani, offrire possibilità di formazione culturale e professionale, intervenire con progetti di sviluppo o di emergenza nelle zone martoriate del mondo, etc. diventa il valore aggiunto che costruisce una realtà capace di rispondere ai bisogni veri delle persone e che continua nel tempo.
Se sei interessato a diventare Volontario puoi approfondire qui.