Semplicemente cristiani

I cristiani della prima comunità
erano un cuore solo e un’anima sola,
cristiani ventiquattr’ore
su ventiquattro,
uniti nell’Eucaristia, nella preghiera,
nella condivisione.
Sulle loro tracce viviamo nel mondo
con le Beatitudini nel cuore,
sapendo che il viverle
è opera di Dio che si realizza in noi
e noi possiamo diventarne testimoni viventi.
Non ricerchiamo potere e privilegi,
siamo a servizio con umiltà
sapendo stare all’ultimo posto come al primo.
Cerchiamo di far incontrare Dio
ad ogni persona che ci avvicina,
in ogni momento,
con un comportamento buono,
modesto, nascosto.
Persone povere e buone,
semplici e sincere,
persone che tentano di essere
un pezzo di pane che tutti possono mangiare,
persone che non ostentano il loro Signore,
ma Lo vivono.
E se qualcuno ha ricevuto da Dio
qualche dono particolare
o è chiamato ad assumersi grandi responsabilità,
ricopre il suo ruolo in spirito di servizio,
senza privilegi.
Semplicemente cristiani.
Con la certezza
che le forze del male
non prevarranno.

« Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati » (At 2,42-48).

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