Il Signore esprime la sua potenza
quando trova
disponibilità e sincerità di cuore;
allora non teme la nostra debolezza,
la nostra fragilità
e ci rincuora: « Non temere, io sono con te ».
Il suo campo è la sproporzione.
Lì agisce pienamente la sua Provvidenza.
Ogni giorno sperimentiamo
che la Provvidenza
risponde al nostro grido di aiuto,
per i mezzi materiali che non abbiamo,
per l’aiuto ai poveri che si rivolgono a noi,
per la presenza di amici disponibili.
Questo avviene con naturalezza,
nel silenzio, nel nascondimento,
come ogni frutto della preghiera
fatta con fede.
Quasi non ce ne accorgeremmo
se non annotassimo,
con discrezione ma puntualmente,
ogni cosa che ci viene donata:
il denaro, le ore di lavoro, i materiali
che ci vengono portati un chilo alla volta…
Lo facciamo con scrupolo,
per amore della trasparenza,
perché nessuno fra quelli che ci incontrano,
vedendo un’opera bella,
possa dire: « Chissà chi c’è dietro »,
ma tutti rendano lode al Signore
che attraverso mille mani di amici
ci dona ogni cosa.
Vigiliamo su noi stessi
per non abituarci al bene
e per non trasformare in potere
ciò che è dono del Signore.
La Provvidenza non ha mai abbandonato
un suo progetto. È la storia di sempre.
Quando qualcuno si affida totalmente a Dio
non è mai deluso. Dio opera così.
« Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno » (Mt 6,25-32).