Capodanno al Sermig: ripartire con una nuova marcia...

Pubblicato il 05-01-2015

di Redazione Sermig

Ci commuove, ogni capodanno, vedere centinaia di persone affluire all'Arsenale della Pace per partecipare al Cenone del Digiuno e poi alla Marcia della Pace per terminare l'anno così come l'abbiamo vissuto, cercando di costruire la pace vivendola in prima persona.

Quest'anno la tradizionale Veglia di capodanno ha avuto come tema: “AVEVO FAME”. Davanti a noi, come ogni giorno, moltissime persone di ogni età e tantissimi giovani che, come tutti, hanno fame di cibo, di lavoro, di casa, di dignità, di felicità... È "la fame" del nostro tempo, un tempo difficile, in cui si corre sempre il rischio di chiudersi nell’individualismo, nell’egoismo e di non riconoscere più la fame di senso, di Dio, una fame più grande, più profonda che molto spesso cerchiamo di coprire con ciò che non sfama, ma al contrario ci addormenta, ci sfigura, ci spegne. È stata questa la prima riflessioni messa in scena dai giovani provenienti da tante città d'Italia, quest'anno ancor più protagonisti nella preparazione e animazione della veglia: con movimenti e musiche i ragazzi hanno raffigurato una società in cui le cose, il potere, la fama, il denaro, i vizi ci occupano, ci tirano in basso, insieme con le nostre capacità, il bene che è in noi... i nostri limiti diventano molto spesso una buona giustificazione per non fare nulla.

IMG_7968Dopo la scena, una voce fuori campo legge la poesia di Ernesto Olivero "Tu di nuovo nasci", il cui testo segna la prima svolta della serata: Dio mio, tu di nuovo nasci / povero e indifeso. / Noi ti ricordiamo con i regali, le abbuffate, le vacanze / così il rumore copre il silenzio della tua nascita / così gli oggetti prendono il tuo posto / così non pensiamo a dove vuoi portarci / è troppo lontano. / Vorrei che almeno in me tu trovassi posto. / Tu di nuovo nasci, povero e indifeso / per i poveri, gli umiliati gli indifesi / per innalzare fino a te ogni povertà. / Ecco perché voglio stare con te / per consolarti. / Voglio stare con te / bambino indomabile / che non si arrende. / Tu e io Insieme.

Tu e io insieme, per guardare meglio il mondo, cosi com'è, ma con uno sguardo più alto, che ci aiuti a vederlo come la nostra casa, la nostra famiglia, quella umana… Ed ecco che la platea, divisa su più sale, si trasforma idealmente in un planisfero dove ogni partecipante (che all'ingresso aveva ricevuto una nuova carta d'identità) diventa un europeo, un asiatico, un africano, un membro di quel 43% della popolazione mondiale che dispone di meno di due dollari al giorno per sopravvivere... oppure una vittima di una delle tante guerre, conflitti e persecuzione che in questo 2014 hanno afflitto e continuano a colpire l’umanità.

Ma come fare a non sentirsi smarriti, bloccati, davanti alla sproporzione di una realtà così difficile, che va oltre le nostre forze, le nostre possibilità? Alcuni esempi concreti, testimonianze di chi ha provato o sta tentando, a partire dalla sua vita, di affrontare questa sproporzione, mettendo a disposizione se stesso, sono la chiave della Veglia: tutti abbiamo cinque pani e due pesci… Allora, anche una realtà così difficile diventa l'opportunità non solo per distribuire cibo e risorse a chi magari ha più bisogno di noi, ma a farci noi stessi cibo, come indicato da Gesù nel brano di Matteo (Mt 14, 13-21) proclamato durante la serata.

La telefonata realizzata con Monsignor Giorgio Lingua, Nunzio Apostolico a Baghdad per l’Iraq e la Giordania, che ci ha raccontato la difficile situazione dei cristiani che passano l'inverno nei campi profughi o sotto assedio nei territori occupati dall'Isis, ha motivato il gesto della Restituzione e i nostri primi passi verso il 2015!
Buona marcia...


Servizio tg1 ore 16:30


Servizio tg3 ore 14:00


Cenone del digiuno - foto: G. De Franceschi / NP



Cenone del digiuno - {gallery}http://www.flickr.com/photos/55934555@N06/sets/72157649645147417/{/gallery}foto: L.Nacheli / NP



Marcia della Pace - {gallery}http://www.flickr.com/photos/55934555@N06/sets/72157649649478410/{/gallery}foto: L.Nacheli - G. De Franceschi / NP

 

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