Me stessa

Pubblicato il 04-01-2018

di Arsenale della Piazza

Dal 27 al 30 dicembre ho partecipato al campo di condivisione, formazione e servizio al Sermig. Vi hanno partecipato circa 400 giovani provenienti da varie parti d'Italia. Sono state quattro giornate piene di sorrisi e di riflessioni, grazie alle quali ho potuto approfondire la conoscenza di me stessa. Il momento che forse mi ha colpito di più è stato la cena dei popoli in cui ognuno di noi, in modo causale, ha ricevuto una carta d'identità contenente l'identità, appunto, di una persona nel mondo, avente più o meno risorse a sua disposizione. Io ero una madre trentacinquenne ecuadoriana senza lavoro, dunque facente parte della fascia "povera". A me, così come agli altri ragazzi poveri, è stato servito per cena un solo cucchiaino di riso e in quel momento ho davvero compreso come nel mondo ci siano delle immense discrepanze. Io ogni giorno mi sveglio e posso scegliere con cosa fare colazione, come spendere il mio tempo e così via per ogni mia giornata, mentre parallelamente, in un altro paese, le persone lottano per sopravvivere, vengono sfruttate o addirittura vendute come se fossero merce. Consiglio davvero a tutti di partecipare a un campo del genere, perché davvero lascia molti spunti di riflessione e può insegnare tanto!

Alessia Panebianco























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