A.s.d. Sermig-L 84 3-1
Pubblicato il 05-12-2018
Uno come i gradi presenti ad inizio partita. Un freddo artico che fa sembrare i tifosi sempre più simili a dei pinguini. Mentre Mister Enzo sfoggia il suo cappellino invernale, i nostri giocatori affrontano senza paura il gelo privi di maglia termica ma solo con magliettina e pantaloncini. Speriamo di avere qualcuno al prossimo allenamento e che non si siano tutti ammalati
Due sono le squadre che si sono affrontate sul rettangolo di gioco, ma possiamo anche considerarle una sola squadra. La collaborazione tra le prime squadre di L84 e Sermig si consolida con una bella partita anche con i più piccoli. La più quotata squadra di A2 ci perdonerà se le abbiamo fatto uno scherzetto battendola con i nostri terribili pulcini
Tre sono i secondi giocati da Abou nel primo tempo. Entra, si posiziona in campo e l'arbitro fischia la fine. Nell'uscire dal campo si guarda intorno compiaciuto come se fosse stato fondamentale nella conquista della vittoria del tempo. Non sarà stato essenziale sul campo ma sicuramente strappa un gran sorriso ai suoi numerosi fan
Quattro mila sono le urla che piovono su Musta nel tentativo di spronarlo per farlo correre. Le urla sono arrivate addirittura da altri pianeti; ci voleva uno come Musta per provare l'esistenza di esseri viventi extra-terresti. Ovviamente i numerosi tentativi sono andati clamorosamente a vuoto, ma gli vogliamo bene lo stesso.
Cinque sono i gol che chiudono i conti nel terzo e ultimo tempo e ci consentono di arrivare all'ottava vittoria di fila. L'unica pecca è stata l'infinita sofferenza per arrivare a questo benedetto primo gol. Primo gol desiderato quasi quanto una tazza di cioccolata calda in pieno inverno
Sei come i metri di altezza che Hakim ha in più rispetto ad ogni altro bambino della sua età. Oggi è toccato a lui difendere la porta. Il nostro gigante buono tra qualche caduta rovinosa a terra facendo tremare i palazzi vicini e qualche palla sfuggita di troppo si trova a fronteggiare un rigore all'ultimo secondo. Sguardo fisso sul pallone, grande parata e viene subito sommerso dai compagni in festa. Per una volta è stato lui ad essere sovrastato fisicamente dagli altri
(almeno) Sette sono le domande insensate che Momo rivolge a Betta durante ogni allenamento o partita. Più inopportuno di una persona che cerca di iniziare un discorso serio con te alle otto del mattino quando l'unica cosa che vorresti fare è tornare nel letto a dormire.
Otto è il voto di Amir. La media tra sei e dieci. Partita da sei senza strafare poi arriva la giocata da 10 che ti risolve la partita. Un fulmine tanto forte da accecarti. Parte dalla difesa e inizia dribblarli tutti con semplicità disarmante, poi, arrivato davanti alla porta, tutti avrebbero tirato per coronare la grande azione. Lui guarda il posizionamento dei compagni ad affida a youness il più facile dei tap-in. Forse sta anche qui la sua grandezza. Non ci resta che applaudirlo, anche se ormai non ci stupiamo più dei suoi lampi.
Nove è il numero di Adam. Le sue prestazioni sono studiate dai migliori scienziati di tutto il mondo perché non si capisce come mai non riesca ad esplodere definitivamente, sembra come ingabbiato. Quando ormai tutti si stavano per rassegnare ecco il gesto che ti fa sobbalzare e ti fa dire "ma allora è capace di fare certe cose". Prende palla, rientra e scaglia una saetta che si infrange sulla traversa. Passa un minuto ed ecco che arriva il suo primo gol. Speriamo che sia l'inizio di un'altra bella storia da raccontare
Dieci a tutti. Dieci al mister, dieci a Betta, dieci ad Angelo, dieci a tutti i giocatori, anche a quelli meno appariscenti come Loris ma fondamentali per l'equilibrio della squadra. Dieci anche a tutti i tifosi nonostante la metà capisca di calcio come un contadino capisce di astronomia. Vengono a tifare perché vogliono bene ai loro piccoli eroi. L'altra metà si gode un bellissimo spettacolo perché questi pulcini si divertono e fanno divertire
Mario Salvatore
Foto di Simona Portase
Foto di Simona Portase