Modello Alfa

Pubblicato il 21-07-2022

di Simona Pagani

Il Sermig è un luogo accessibile in modo diretto e, per questo, è osservatorio privilegiato per rilevare i cambiamenti sociali.

Tra il 2015 e il 2016 è cresciuto esponenzialmente il numero di donne che hanno bussato alla nostra porta con la richiesta di essere aiutate a uscire “dalla strada”: ragazze tra i 18 e i 25 anni, quasi tutte nigeriane, senza documenti, in Italia da qualche anno, nessuna conoscenza della lingua e tutte vittime di sfruttamento sessuale. Esistevano progetti per vittime di tratta, ma i posti erano pochi rispetto a un così elevato numero di richieste, ed era impossibile offrire un aiuto a tutte. Abbiamo, così, iniziato a bussare alla porta dei principali enti, pubblici e non, della nostra città portando la voce di queste donne. Abbiamo trovato tanta comprensione, ma nessuna porta aperta. Rimaneva la Prefettura che, in quegli anni, era alle prese con un lavoro titanico di ricerca posti per i sempre più numerosi migranti sbarcati a Lampedusa.

Con Donatella ci conosciamo da tanti anni, è un’assistente sociale, la stima reciproca ci ha sempre accompagnato. È lei che ci ha accolto e ascoltato. A lei abbiamo presentato una proposta folle: ri-ammettere queste ragazze nel circuito delle accoglienze gestite dalla Prefettura. Accoglienze che le ragazze erano state costrette ad abbandonare dagli sfruttatori poco dopo il loro arrivo in Italia. Donatella non chiude la porta – «Proviamoci» – risponde. Quello stesso giorno definiamo che le ragazze staranno da noi per un periodo iniziale: lavoreremo sulla motivazione a intraprendere un per-corso di affrancamento dalla tratta, e poi passeranno nelle strutture gestite dalla Prefettura. Per due anni abbiamo operato così, informalmente, e insieme abbiamo capito che questo lavoro stava permettendo l’emersione di un sommerso incredibile.

Nel 2019 grazie al cuore, alla lungimiranza e alla professionalità di Donatella, quello che è nato come un percorso artigianale, è diventato Alfa, un progetto pilota in Europa per il contrasto al traffico degli esseri umani, che ha coinvolto insieme a noi altri enti che si occupano di “tratta”, la Regione, l’Autorità Giudiziaria, le Forze dell’Ordine.

A fine 2022 il “modello Alfa” diventerà un Progetto Nazionale con l’apertura di nuove accoglienze in tutte le regioni d’Italia. Dal 2015 a oggi sono state 723 le persone a cui è stato possibile offrire accoglienza, un percorso, una nuova possibilità di vita e di riscatto.

Simona Pagani

NP Marzo 2022

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