Lo sguardo di Francesco

Pubblicato il 14-02-2024

di Domenico Agasso

«Con i soldi per le armi» si può e si deve «eliminare la fame». E risolvere la crisi climatica. La devastazione «del creato è un’offesa a Dio». L’ora è «urgente. L’avvenire di tutti dipende dal presente che scegliamo ». Papa Francesco, a causa della bronchite che lo ha costretto a stare in Vaticano, non ha potuto partecipare alla Cop28, la conferenza sui cambiamenti climatici, che si è svolta dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 a Dubai. Così il messaggio del Pontefice, che punta a scuotere i potenti della Terra, l’ha letto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

Bisogna ascoltare il gemito della terra e dei poveri, invoca il vescovo di Roma. E lancia l’allarme «clima impazzito», esortando a fermare «il delirio di onnipotenza: l’ambizione di produrre e possedere è sfociata in un’avidità senza limiti, che ha fatto dell’ambiente l’oggetto di uno sfruttamento sfrenato». Jorge Mario Bergoglio chiede di non scaricare le cause dei problemi ambientali sugli indigenti e sulle nascite. Invita a non penalizzare lo sviluppo, a rimettere i debiti finanziari ed ecologici.

E traccia la via per un mondo migliore. Una proposta su tutte: «Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un fondo mondiale per eliminare la fame». E poi, dal punto di vista politico, occorre abbandonare «particolarismi e nazionalismi: la via d’uscita è un nuovo multilateralismo». È essenziale ricostruire «la fiducia». Ciò vale «per la cura del creato così come per la pace». Osserva con amarezza Francesco: «Quante energie sta disperdendo l’umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina».

Il cambiamento climatico è «un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana», avverte citando l’esortazione apostolica Laudate Deum. E pone «la domanda a cui siamo chiamati a rispondere ora: lavoriamo per una cultura della vita o della morte?». Francesco chiede «in modo accorato: scegliamo la vita, scegliamo il futuro! Ascoltiamo il gemere della terra, prestiamo ascolto al grido dei poveri, tendiamo l’orecchio alle speranze dei giovani e ai sogni dei bambini! Abbiamo una grande responsabilità: garantire che il loro futuro non sia negato».


Domenico Agasso
NP gennaio 2024

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok