Una suora intrepida

Pubblicato il 07-02-2024

di Annamaria Gobbato

Anna Maria Rubatto nasce nel 1844 a Carmagnola (TO). Rimasta sola giovanissima per la morte precoce dei genitori, si trasferisce a Torino come dama di compagnia presso una nobile signora. Dotata di fede pratica, subito si dedica al volontariato presso le principali opere caritative. La svolta della sua vita avviene per un caso fortuito: mentre si trova a Loano per una breve vacanza trova per la strada un giovane operaio ferito da una pietra caduto da un edificio in costruzione. Come il buon samaritano, lo cura e gli paga le mancate giornate di lavoro. Le proprietarie della casa sono delle suore…

In breve, Anna Maria inizia il noviziato presso di loro. Continua così la sua opera di carità verso tutti, molte volte incurante delle “convenienze” dell’epoca. Riorganizza il lavoro di sostegno agli ammalati presso le loro case, giungendo con gli anni ad aprire una ventina di fondazioni in Italia e in America Latina, dove si era recata sin dal 1892, dapprima a Montevideo e poi in Argentina e Brasile. La futura santa – è tale nel 2023 – in dodici anni compie otto volte la traversata dell’oceano per vigilare sulle sue suore. Una missione che solo la morte, il 6 agosto 1904 dopo una breve ma crudele malattia, interromperà. Come crudele era stato il massacro della sua comunità di Alto Alegre a opera di indios, strage costata quasi trecento morti di cui sette suore. La sua risposta in quel caso fu il trasferimento presso un loro villaggio, per farvi opera missionaria. Giovanni Paolo II affermò che era nata «per essere nella Chiesa e nella società un segno umile ma eloquente del Vangelo vissuto sine glossa», “alla lettera”, cioè amore fattuale, non parole. Oggi la congregazione di “Madre Rubatto” è presente in Italia, Uruguay, Argentina, Brasile, Perù, Etiopia, Eritrea, Kenya e Malawi…


Annamaria Gobbato
NP dicembre 2023

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