Un poeta

Pubblicato il 06-03-2024

di Annamaria Gobbato

Gianni Rodari è un autore caro a grandi e piccoli. Nato a Omegna (NO) nel 1920, è un bambino timido, che incontra presto il dolore.
A 10 anni muore il padre e la mamma lo fa entrare in seminario. Non è davvero la sua strada e si iscrive alle magistrali, dove si dimostra sempre il primo della classe. Entra giovanissimo nell’Azione Cattolica dove arriva a incarichi di responsabilità. La passione per la scrittura lo porta a soli 16 anni ad esordire nel mondo letterario con racconti per la rivista di AC. Diplomatosi maestro elementare, dapprima diventa precettore a Sesto Calende presso una famiglia di ebrei tedeschi esuli. Per sopravvivere, si iscrive al partito fascista e nel ’43 viene richiamato alle armi dalla Repubblica di Salò. La morte in guerra dei suoi migliori amici e la prigionia del fratello Cesare presso un lager tedesco lo inducono a gettare la divisa e ad entrare nella Resistenza.

Finita la guerra, inizia la sua carriera di giornalista, con la direzione del giornale Ordine Nuovo, fondato da Antonio Gramsci, nel 1947 passa all’ Unità. Dal 1949 comincia a rivolgersi al pubblico dei più piccoli con la rubrica La domenica dei piccoli, edita il libro La Freccia Azzurra, cui seguono Filastrocche in cielo e in terra, e la raccolta Favole al telefono: «Mentre viaggi vicino e lontano, ovunque tu sia, ricordati ciò che il tuo cuore sa: le favole possono sempre diventare realtà!». Muore ancora giovane, nel 1980. La sua vita fu tutta un parlare ai piccoli per ricordare ai grandi i veri valori che tutti possono vivere, perché «In cuore abbiamo tutti un cavaliere pieno di coraggio, pronto a rimettersi sempre in viaggio».


Annamaria Gobbato
NP gennaio 2024

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