L'icona della Santissima Trinità 2

Pubblicato il 05-02-2013

di Chiara Dal Corso

di Chiara Dal Corso - L’immagine è inscritta in una serie di figure geometriche (foto) che hanno significati profondi, tutte leggermente allungate verso l’alto, per dare maggior senso di verticalità alla composizione.

La prima forma evidente che contiene la scena è quella del quadrato, che simboleggia la terra, quindi la realtà della dimensione terrena, tutta la nostra limitatezza: qui Dio deve entrare se vuole incontrarci, Lui infinito deve entrare nel finito per poter comunicare con noi.
All’interno del quadrato poi si riconosce un ottagono: 8 è il numero escatologico, l’ottavo giorno è quello che esce dalla settimana, è il primo della nuova creazione, in esso c’è il già (il quadrato) e il non-ancora (il cerchio, quando sarà tutto in Dio).

Si inserisce poi un tau, disegno della croce, che comprende le teste degli angeli e la fascia centrale dell’immagine, che unisce l’angelo di centro, il calice sull’altare e lo spazio di altare tra i due angeli laterali. La croce è fondamento della missione di Gesù e segna l’icona come il segno della croce sul corpo del cristiano, che saluta e chiama su di sé il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Due triangoli incrociati, sono l’archetipo dell’incontro tra la realtà trascendente e quella terrena, (origine della Stella di Davide, simbolo del giudaismo), immagine della fatica millenaria dell’umanità per avvicinarsi a Dio, e dell’iniziativa di Dio per incontrarci.

Infine domina su tutte la figura del cerchio, in cui si inseriscono i volti, le mani, i piedi, gli sguardi dei tre angeli. Infatti se si guardano bene i tre personaggi non sono statici, fermi sui loro sedili ma si muovono: muovono il capo, in un cerchio di sguardi che non si impongono uno sull’altro ma si cercano, si ascoltano e accolgono, muovono le mani e le dita, gli scettri sottilissimi, le gambe e i piedi… come se danzassero. Tutto di loro si muove, in una danza circolare che raffigura l’Armonia viva, creativa, mai rigida di Dio, che morbida, dolce, leggera, permea tutto il cosmo e lo trasforma. L’amore di Dio non è incasellabile nei nostri schemi quadrati, nella nostra piccolezza terrestre, ma pur facendosi piccolo per entrarci, per entrare nelle nostre vite, nelle nostre situazioni quotidiane, resta infinitamente libero nell’amore, sorgente di ogni vita e continua creazione.

Uova e Pennelli - Rubrica di Nuovo Progetto

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