Maestro e padre

Pubblicato il 25-09-2020

di Annamaria Gobbato

«Getto uno sguardo sull’intera mia vicenda avvertendo sempre più la sua verità paradossale: essa è come un fragile filo d’erba che presto appassisce; nel medesimo tempo, essa è luogo di una vocazione straordinaria: quella di essere figli di Dio», aveva scritto nel suo testamento spirituale.

Renato Corti, vescovo emerito di Novara scomparso il 12 maggio scorso. Profondo conoscitore di Antonio Rosmini e del card. Newman di cui aveva ripreso il motto episcopale «Cor ad cor loquitur», il cuore parla al cuore, è stato un pastore amatissimo grazie alla sua gentilezza e alla grande attenzione ai problemi della gente.

«Il nostro amato mons. Renato Corti è stato un maestro spirituale» ha detto ai funerali il vescovo Franco Giulio Brambilla, suo successore alla guida della diocesi. «Penso con gratitudine all’intenso ministero spirituale e pastorale da lui profuso senza risparmiarsi, anzi consumandosi per il Vangelo», rimarca il messaggio di papa Francesco.

Annamaria Gobbato
NP giugno / luglio 2020

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok