Tirocinio

Pubblicato il 19-10-2023

di Fabio Arduini

Si varca una soglia verso un luogo nuovo, forse già immaginato, ma non ancora sperimentato. È il tirocinio. L'esperienza può essere spiazzante: ben venga la giusta misura di ignoto se lì in mezzo si trova il passo per una crescita che altrimenti non potrebbe avvenire. Interessante la ricostruzione etimologica: la nostra parola è una sintesi, proprio come lo è in sé e per sé il tirocinio stesso. Gli elementi che sono stati amalgamati sono il tirone e il tubicinum. Hanno un'origine militare: recluta e tromba. Il primo dei due è un mistero, non si sa perché il giovane che iniziava il percorso militare si chiamasse proprio tiro. Si immagina che la tromba fosse quella usata per dare la sveglia.

È una bella scoperta perché mostra ancora una volta la possibilità di convertire la cultura in cultura di pace. Ciò che prima andava alla guerra ha cambiato strada, e ora invece va a costruire percorsi di lavoro e di dignità, quest'ultima un aspetto del tirocinio ancora da presidiare. Il bello del tirocinio è che non si fa da soli, e anche questo accende qualche lampadina: è cosa saggia imparare in relazione con gli altri, e trasmettere esperienza presuppone mettere in comune un pezzo di vita.

Fabio Arduini

NP Agosto-Settembre 2023

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