Sinodalità come dimensione costitutiva della chiesa
Pubblicato il 23-01-2023
Il Papa lo comunica a sorpresa, all’Angelus del 16 ottobre: il Sinodo mondiale dei vescovi si prolunga fino al 2024. Sarà in due sessioni, la prima nell'ottobre del 2023, la seconda un anno dopo. La decisione è stata presa per «favorire la comprensione della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, e aiutare tutti a viverla in un cammino di fratelli e sorelle».
Il 10 ottobre 2021 si è aperta la prima fase della XVI assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione. Da allora si sta svolgendo «nelle Chiese particolari – ricorda Francesco – la prima fase, con l’ascolto e il discernimento». I frutti del processo «sinodale avviato sono molti, ma perchè giungano a piena maturazione è necessario non avere fretta», spiega il Pontefice. Pertanto, allo scopo di «disporre di un tempo di discernimento più disteso, ho stabilito che questa Assemblea sinodale si svolgerа in due sessioni. La prima dal 4 al 29 ottobre 2023 e la seconda nell’ottobre del 2024».
Sul sito Vatican News viene pubblicato un commento di Andrea Tornielli, direttore editoriale dei Media della Santa Sede: «Il cammino è iniziato. Non senza fatica, ma è iniziato. Il sogno è quello di trasformare la vita ordinaria della Chiesa grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti, per rinnovarne il volto e rendere le comunità cristiane sempre più fedeli al Vangelo e perciò sempre più missionarie». L'annuncio di Bergoglio «sta a indicare quanto stia a cuore al Papa questo sogno che poco a poco si trasforma in realtà».
Per Tornielli «c’è bisogno di far tesoro dei tanti contributi che sono arrivati e che arriveranno dalle assemblee continentali, così ogni battezzato si senta chiamato a questo cammino in comunione con i propri pastori»; e occorre «non sprecare questa grande occasione evitando di applicare vecchi schemi e vecchie agende – quella “indietrista” o quella progressista – che danno sempre per scontato e per acquisito il punto di partenza, la fede del popolo di Dio, finendo per concentrarsi soltanto su singoli temi, per battaglie ideologiche di retroguardia e autoreferenziali». La scelta del Pontefice «ci dice che la sinodalità nella Chiesa è un processo e non “maquillage”, cioè un frettoloso adeguamento di qual[1]che struttura ecclesiale perchè in realtà nulla cambi».
Domenico Agasso
NP Novembre 2022