Scuole di altri tempi

Pubblicato il 19-06-2023

di Roberto Cristaudo

C‘è molta eccitazione e interesse da parte dei media riguardo ai sistemi auto generativi, per la produzione automatica di testi, immagini, musica e altro ancora. Si dice che l'A.I. – Intelligenza Artificiale – possa sostituire la creatività umana, offrendo velocità e accuratezza senza pari. Le previsioni sul futuro sembrano suggerire che i computer potrebbero prendere il posto degli esseri umani nelle produzioni artistiche. Ci si chiede quali pesanti conseguenze avrà questa trasformazione sulla cultura e sullo sviluppo della nostra civiltà, ma c'è anche da considerare la possibilità di un impatto positivo su altri settori, come la medicina, la finanza, la politica.

Potremo avere una vita migliore o peggiore? Chi lo può sapere. Come cantava Battisti, «lo scopriremo solo vivendo». Ragionando su questo argomento mi sono tornate in mente le tante scuole visitate durante i miei viaggi. Scuole di altri tempi, verrebbe da dire, dove le lavagne sono ancora di ardesia nera e si scrive con il gesso. Se fai un errore, nessun problema, si cancella con il cancellino di panno e si riparte da capo. La calligrafia in quelle scuole è importante quanto la grammatica e la matematica, perché se scrivi bene e sai fare di conto te la puoi cavare ovunque, anche dove il cellulare non prende e wikipedia non ti può aiutare. Mi pare che in quelle scuole si badi più a sviluppare un altro tipo di A.I. l'Intelligenza Artigianale, quella che, fino a ora, ha generato progressi in ogni campo. Chissà se le macchine sapranno fare altrettanto.

Forse è arrivato il momento di decidere se stare dalla parte di quelli che diranno alle macchine cosa fare oppure finiremo per diventare quelli a cui le macchine diranno cosa devono fare. E se ti dicessi che in fondo questo testo, titolo compreso, non l'ho scritto io ma Chat GPT?

Roberto Cristaudo

NP Marzo 2023

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