Luci nel buio
Pubblicato il 02-05-2024
Il dottor Mohamed Abu Shawish porta ai bambini pennarelli e fogli bianchi, poi sorride, sta con loro.
Li coinvolge in giochi di gruppo, guarda i loro disegni. Tutte azioni che sarebbero normali per uno psicoterapeuta professionista, ma che nel caso di Abu Shawish appaiono come fuori dal comune. Mohamed è infatti un dottore della Striscia di Gaza. Sfollato negli ultimi mesi a causa delle operazioni militari israeliane, scattate dopo le azioni di Hamas del 7 ottobre, ha dovuto lasciare la sua casa nel Nord e rifugiarsi a Sud, dove ora vive in una casa per gli sfollati.
I morti a Gaza si contano a decine di migliaia e a pagare il prezzo più alto dei bombardamenti, della carenza di alimenti e acqua, sono i bambini. Per questo Mohammed continua a concentrarsi su di loro. Nelle ultime settimane è addirittura riuscito a organizzare un piccolo cinema all’aperto, con un telo e tanta inventiva. I bambini si riuniscono in un piccolo cortile, si siedono per terra e per due ore possono concentrarsi solo su un cartone animato. Come se la guerra non ci fosse più.
A raccontare queste storie è la ONG Vento di Terra, che lavora da anni in Palestina e che collabora stabilmente con Mohammed. Ma le testimonianze di bene non finiscono qui. Le maestre che hanno lavorato fino a ottobre negli asili di Vento di Terra, tentano in tutti i modi di applicare le loro competenze anche in mezzo alle tende dei campi profughi. Non sanno se le mura delle loro scuole siano ancora in piedi, ma in loro resiste la capacità di coinvolgere i più piccoli.
L’ingegnere Abu Karim invece è riuscito a preparare pacchi alimentari per più di sessanta famiglie che vivono quotidianamente in fuga. «Ciascun pacco contiene 4 chili di riso, 4 bottiglie di salsa di pomodoro, olio e mais da pestare per fare qualcosa di simile al pane», racconta. Qualcuno poi costruisce tende, lo spiegano altri operatori palestinesi di Vento di Terra: «Ci vuole un sacco di tempo per fare qualsiasi cosa. Trovare i materiali è estremamente difficile, ma facciamo tutto quello che possiamo per raggiungere il numero più alto di persone». Sono luci nel buio.
Chiara Vitali
NP marzo 2024