Le speranze della telemedicina

Pubblicato il 21-11-2023

di Valentina Turinetto

Durante la pandemia da Covid, la sanità è stata chiamata a fronteggiare delle difficoltà molto importanti. Come sempre accade, queste problematicità hanno reso evidente la necessità di aggiornare le tecniche classiche della medicina con l’impiego di nuove tecnologie. Questa emergenza ha così anche permesso di sviluppare strategie e metodiche di lavoro, che non avrebbero avuto un’accelerazione così rapida in tempi normali. Una delle frontiere che si è tentato di rafforzare è quella della telemedicina, ovvero la possibilità di svolgere interventi di tipo medico a distanza.

Se in passato potevamo immaginare come unico intervento a distanza una telefonata con il proprio medico di fiducia, reputando già miracoloso la possibilità di trovare la linea libera e avere una risposta ai nostri squilli; oggi con il temine di telemedicina si intende qualcosa di ben più ampio. La telemedicina è considerata l’evoluzione digitale della medicina tradizionale: un insieme di strumenti utili a far comunicare il medico e il paziente a distanza, permettendo anche di creare un dialogo tra specialisti e una rete d’intervento sul territorio, in grado di assistere e monitorare in pazienti solo con tecnologie digitali.

Gli ambiti su cui si sviluppa la telemedicina sono quattro: la visita a distanza, dove il medico può visitare il paziente utilizzando strumenti digitali di comunicazione; il teleconsulto, quando i medici si confrontano sulla diagnosi e sulla cura da prescrivere a un paziente; la cooperazione da remoto, dove in situazioni di emergenza medici e altri professionisti sanitari si confrontano sulle procedure da seguire; il tele-monitoraggio, che permette di monitorare parametri specifici di pazienti con malattie croniche, grazie all’utilizzo di appositi dispositivi.

Recentemente abbiamo potuto avere notizie circa l’importanza del tele-monitoraggio, che ha permesso il salvataggio di una bambina di 13 anni. La bambina è seguita all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino per problemi importanti di aritmia che le danno malori e anche perdita di coscienza; per questo motivo le è stato impiantato un loop-recorder, ovvero un apparecchio miniaturizzato che controlla in tempo reale, ovunque lei sia, ogni battito cardiaco e lo registra, trasmettendo i dati a un server centrale. In questo modo la bambina è sottoposta a un monitoraggio cardiaco continuo da remoto e il cardiologo può controllare il cuore in qualsiasi momento e può essere avvisato tramite SMS in caso di eventi pericolosi per la vita della bimba. Proprio il giorno di Ferragosto il loop-recorder ha registrato un’interruzione del battito cardiaco di oltre 20 secondi ed è stato tempestivamente inviato un alert al medico; questo ha permesso un suo pronto intervento e l’impianto di un pacemaker che ha risolto positivamente la situazione.

Un bell’esempio di come le nuove tecnologie hanno la possibilità di rendere la medicina ancora più efficace.


Valentina Turinetto
NP ottobre 2023

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok