La prima credente

Pubblicato il 20-04-2023

di Anna Maria Del Prete

«Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte» Cristo ha risposto indicando la vera beatitudine: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano» (Lc 11,27-28)

In questo tempo di festa e di luce natalizia mi piace soffermarmi su Maria, la donna tra le donne, la Madre di Dio che si è fatto in tutto simile all’essere umano per parlare il nostro linguaggio e comunicarci il dono più grande che Dio potesse farci: il suo Amore. Molti sono gli aspetti che potremmo approfondire, ma credo che il più importante, quello che li riassume tutti è la fede di Maria.

«Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 1,45). Con questo saluto esultante Elisabetta accoglie Maria giunta da Nazareth per condividere la gioia e, forse, anche lo stupore per quanto era avvenuto in lei. Per trasmettere all’anziana parente quella fede che l’ha spinta a dire il suo sì all’invito del messaggero divino: sarà madre senza conoscere uomo, grazie all’azione dello Spirito Santo.

Maria accoglie l’elogio di Elisabetta, riconoscendolo come pura grazia del Signore verso di lei, umile serva: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta Dio mio Salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva» (Lc 1,46-48).

Dio opera nella nostra storia e si manifesta con segni inequivocabili che dobbiamo imparare ad interpretare con l’intelligenza della fede. Allora scopriremo che Dio non è semplicemente là, come in uno spazio vuoto, ma è dentro di noi, come dice sant’ Agostino «Dio è più intimo a me di quanto io lo sia a me stesso» (Le Confessioni, III, 6.11). Dio cioè non solo è in noi, ma è nel più profondo di noi per muoverci con il suo Spirito e con il suo afflato, per sospingerci ad andare, come Maria, verso gli altri e portare il Verbo della vita, cioè il Vangelo di Gesù Cristo sulle vie del mondo nella storia.

Sviluppando la logica vissuta in quell’incontro e in continuità con la fede espressa da Maria, la prima credente al Vangelo, Gesù porrà la fede come esigenza prioritaria della sua sequela: «Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,21). E a quella donna che, mossa da entusiasmo per Gesù, ha gridato «Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte» Cristo ha risposto indicando la vera beatitudine: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano» (Lc 11,27-28).

Per essere veri seguaci del Vangelo anche noi cristiani dobbiamo essere, come Maria, “grembo benedetto” che porta il Redentore. L’effusione dello Spirito Santo che anima la Chiesa è garanzia della fecondità della fede. La gioia sarà segno e frutto del nostro ascolto attento alla Parola, ponendoci al suo servizio. Questo dono lo chiediamo al Bambino divino per intercessione di sua madre, donna di fede.

Anna Maria del Prete

NP Gennaio 2023

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