La fede salva

Pubblicato il 25-06-2023

di Anna Maria Del Prete

Convertitevi e credete al Vangelo: è il messaggio-invito che Gesù è venuto a trasmettere nel suo peregrinare nella storia. Il Vangelo: la buona Notizia che Dio ci ama e non desidera altro che accogliamo questo suo amore. Convertitevi: passate dalla religiosità fondata sulla pedissequa obbedienza ai comandamenti all’obbedienza per amore, per quell’amore che nasce dall’incontro con Gesù e in lui con il Padre.

Questa è la fede. Credere perdutamente in lui, come alcune donne la Bibbia ci presenta. Tra le tante oggi incontriamo l’emorroissa, questa creatura di cui non conosciamo il nome, ma che Gesù chiama “figlia”. Di lei ben conosciamo la sofferenza non solo fisica per il male che la opprime, ma soprattutto per quella morale che le deriva dall’essere additata ed emarginata perché impura. Ella soffriva da dodici anni di perdite di sangue, aveva dilapidato le sue risorse presso diversi medici senza riuscire a guarire. Le perdite di sangue rimandano al valore della vita che in lei si stava estinguendo anche a causa dell’emarginazione che le impediva ogni forma di relazione, pure quella con Dio, essendole impedito anche l’accesso al Tempio.

Ma ella crede in Gesù e va verso di lui con fiducia, ha il coraggio di trasgredire la Legge che le vieta ogni contatto. È convinta che le basta solo toccare il suo mantello per entrare in relazione con lui. Gesù, seppure oppresso dalla folla che lo accalca da ogni parte, riconosce quel tocco speciale: «Chi mi ha toccato?». Una domanda che sorprende i discepoli che erano con lui: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia», ma il Maestro rivela loro che quel tocco ha suscitato “una forza particolare”. La fede di una donna fragile e sofferente ha convinto Gesù ad accoglierla. «Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in pace». Finalmente la donna ha trovato chi si china amorevolmente sulle sue ferite senza provarne ribrezzo o scandalo. La schiavitù dell’arida normativa è vinta dalla supremazia dell’amore. «Va’ in pace»: non è un congedo, ma un invio. Questa donna non è più esclusa, può camminare verso la pace di Dio in mezzo al popolo dei credenti.

È questa la missione salvifica che il Signore compie ancora oggi in mezzo a noi. Luca parla di una “forza particolare”, è la forza della fede alla quale non può restare insensibile e gli apre il cuore alla potenza risanatrice e benefica del suo amore, capace di rigenerare e rinvigorire l’essere.
Nelle nostre fragilità e soprattutto nella sofferenza Gesù ci guarda e ci incoraggia: Io sono con te. Occorre solo che il cammino della nostra vita sia orientato verso di lui per aggrapparci a quella mano che ci porge per sollevarci dal letto di sofferenze, di dubbi e di angosce nel quale la quotidianità ci sbatte e lasciarci condurre verso una nuova vita, verso la vita eterna. Questa è la fede che ci viene affidata nel battesimo, a noi il compito di custodirla e alimentarla con la preghiera e con l’ascolto della Parola divina.


Anna Maria Del Prete
NP marzo 2023

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