Due volte vittime

Pubblicato il 06-09-2022

di Fabrizio Floris

Se la periferia è una sommatoria di mancanze (è ciò che non c'è a dire ciò che è), la guerra può essere considerata una periferia totale: un luogo a cui è stato tolto tutto.

La guerra in Ucraina ha generato in Europa una grande azione di solidarietà fatta da governi, agenzie, ma anche da moltissimi cittadini che in modo spontaneo si sono recati alle frontiere per accogliere donne e bambini in fuga. Ma fin dai primi giorni del conflitto, suor Imelda Poole ha dichiarato di essere molto preoccupata per la situazione: «Abbiamo coinvolto tutta una rete di persone che si è diretta lungo le vie di fuga dei rifugiati perché sappiamo che è lì che saranno i trafficanti».

Anche l’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) ha espresso preoccupazione per il rischio di tratta di persone, sfruttamento e abusi sessuali. «I rapporti iniziali dall'interno e dall'esterno dell'Ucraina indicano la possibilità che i trafficanti sfruttino le vulnerabilità di coloro che fuggono dalla guerra. Sono già stati segnalati casi di violenza sessuale perpetrate da persone che hanno promesso la possibilità di un viaggio verso l’Europa e ci sono state indicazioni di un potenziale sfruttamento». In base ai nostri rapporti, afferma il direttore generale dell'OIM, António Vitorino, sappiamo che «i gruppi di persone che lasciano l’Ucraina possono essere particolarmente vulnerabili al rischio della tratta». La coordinatrice dell’associazione polacca Homo Faber, Karolina Wierzbińska, ha dichiarato di aver «registrato i primi casi sospetti di donne e uomini che cercano di agganciare donne ucraine vicino ai centri di accoglienza per rifugiati con il pretesto di offrire trasporto, lavoro o alloggio».

Pure Charel Krieps di Caritas Europa ha dichiarato che in Romania gli operatori «hanno incontrato diversi individui sospetti, per lo più uomini che hanno offerto alloggio o trasporto a giovani donne o giovani madri con figli». I trafficanti prenderebbero anche di mira i bambini provenienti da orfanotrofi. Secondo quanto rilevato dalla BBC in Ucraina vi sarebbero 200mila bambini negli orfanotrofi «prede facili di persone che indossano giubbotti catarifrangenti e fingono di appartenere a organizzazioni umanitarie».

Lo stesso commissario dell’Unione Europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha espresso preoccupazione: «abbiamo ricevuto segnalazioni di criminali che prelevano bambini dagli orfanotrofi in Ucraina e attraversano il confine fingendo di essere parenti del bambino e poi li usano a fini di tratta». Nelle ultime settimane, tuttavia, la maggiore presenza di ONG e volontari starebbe garantendo procedure accurate e sicure.


Fabrizio Floris
NP maggio 2022

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