Nuovi inizi

Pubblicato il 18-05-2023

di Mauro Palombo

Tante iniziative di solidarietà nella Guinea Conakry

Compiono quattordici anni le iniziative di sviluppo Sermig nella Guinea Conakry. Nate dall’incontro  con una piccola congregazione locale, le Soeurs de Nôtre Dame de la Guinée, attraverso la Mère Renée Boiro: un minuto emblema di entusiasmo nella fede, sempre accanto alla sua gente, col carisma di “aprire strade” alla Provvidenza. Espressione di una Chiesa piccola, semplice, ascoltata e benvoluta per la sua vicinanza; e in una relazione aperta con la maggioranza islamica.

Aspro lo scenario di quest’angolo d’Africa. Fin dalla traumatica decolonizzazione, col Paese a lungo isolato, la storia politica è limitata a governi autoritari. Anche qui si vive lo spietato paradosso di una grande ricchezza di risorse minerarie – secondo produttore al mondo di bauxite, poi diamanti, ferro… – che abbandona moltissimi nella miseria, nonostante abbondanti terre fertili e con gli importatori internazionali solo interessati alla continuità delle forniture. La società guineana è molto giovane – oltre la metà sotto i 25 anni – ma fatica a diventare anziana, con una speranza di vita di soli 54 anni. Modeste alfabetizzazione e formazione professionale; non aiutano a reagire alle crisi innescate dalle epidemie, pandemia, conflitti internazionali, cause di ulteriore insicurezza alimentare.

Gli ormai tanti microprogetti realizzati, vogliono rappresentare “un inizio” di qualcosa di nuovo, assieme a chi dei poveri si prende cura. Attraverso ripetuti invii di materiali, si sono aperti laboratori di taglio e cucito condotti da associazioni di donne, sono state supportate delle scuole e l’Università Cattolica, equipaggiando le aule del Dipartimento di Informatica, sono stati sostenuti orti comunitari e dispensari in zone rurali. Realizzato un pozzo nella periferia della capitale.

Sempre con un occhio particolare alle donne, a Ourous nel nord semiarido, presso una delle case delle Soeurs, si è poi sperimentato un percorso di valorizzazione del loro lavoro – perno responsabile della vita delle famiglie – installando mulini per la trasformazione dei raccolti: decorticatrice per il riso, pasta di arachidi, molitura di cereali locali. Un incentivo ad aumentarne la produzione, dedicandovi le energie e il tempo che le attrezzature permettono di liberare; e cercando migliori prezzi di vendita del prodotto trasformato.

Nella normalità, la comunità lavora assieme, cattolici e islamici.  Non è tardata la richiesta di replicare questo piccolo modello di intervento in diversi altri luoghi. A Kaprabbina, nel nord, installata una decorticatrice di arachidi, in attesa delle risorse per equipaggiare la produzione della pasta di arachidi. A Ourous sono state avviate con successo l’apicoltura, prima iniziativa del genere e un centro di formazione e promozione di iniziative delle donne, in una struttura dedicata. 

La piccola diaspora dei due sacerdoti di questa parrocchia, chiamati a far crescere altrove nuove comunità, ha indirettamente aperto  l’opportunità a nuove iniziative, che desideriamo cogliere.

A Kanya, nel centro, si sta realizzando un pozzo protetto, da cui pompare finalmente acqua sicura per il consumo degli abitanti; finora approvvigionati solo con acqua di fiume, portata dalle donne un secchio alla volta. A Nzérékoré, nel sud, per valorizzare le risorse locali si equipaggerà una produzione di olio di palma; non appena disponibili le risorse necessarie…  tante le strade da aprire!

 Mauro Palombo

NP Febbraio 2023

 

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