Un lungo inverno
Pubblicato il 30-01-2024
Non c’è ormai luogo, per quanto piccolo e decentrato, che possa trovarsi fuori dalle intemperanze della storia. A 30 anni dall’indipendenza, la Georgia, a cavallo tra Europa e Asia, è sempre più contesa tra occidente e revanchismo post-sovietico; il suo rimarchevole cammino democratico non la preserva dal rischio di deriva autoritaria nella sfera di influenza russa.
La società è divisa. L’opposizione al governo si raccoglie attorno alla presidente Salomé Zourabichvili, decisa europeista. La UE concede esplicitamente una speranza di futura adesione, a condizione di riforme – dalla corruzione, alla legge elettorale… Riforme che il governo dal canto suo boicotta.
Il Paese non si trova in questo momento direttamente coinvolto in un conflitto, ma subisce pesantemente quelli che insanguinano la regione. Ha accolto molti profughi dall’Ucraina, e da tempo un numero ancora ben maggiore di giovani russi che volevano evitare la chiamata alle armi. Due sue regioni restano controllate da separatisti, e il Mar Nero, sua principale rotta commerciale, è un campo di battaglia.
Un grande intrico di lotte di potere e nodi irrisolti, che, anche dopo 30 anni di costruzione di un nuovo Paese, fa sì che per gli ancora tanti poveri, la solidarietà sia quasi la sola risorsa.
L’arrivo dell’inverno resta sempre un’emergenza da affrontare. Ed è in questo tempo che, assieme al nostro grande amico padre Witold Szulczynski, abbiamo definito le collaborazioni da porre in atto nei prossimi mesi. Per continuare per dare il necessario a chi ne manca, e realizzare le iniziative per generare opportunità a giovani e comunità.
Si incrementerà il sostegno al sempre più vitale programma di assistenza anziani non autosufficienti a Tbilisi: sono ormai 250, seguiti nelle diverse zone della città da un gruppo di medici, infermieri, operatori che portano loro medicinali, cibo, pannoloni e altri generi primari. Cercando anche di contribuire al sostegno di tanti altri poveri con alimenti e combustibili per il riscaldamento, di estrema necessità per affrontare i mesi più duri della stagione fredda. Se vitale è l’assistenza a chi soccombe all’emergenza, non meno importante è generare opportunità nuove, anche in forma imprenditoriale.
Come già in questi ultimi anni, si collaborerà innanzitutto con attrezzature di qualità per laboratori di sartoria e calzoleria, aperti anche a dar lavoro a disabili.
La piccola comunità salesiana di cui padre Witold è responsabile è impegnata nella realizzazione di un’importante opera, secondo la specificità del suo carisma: una scuola professionale per alcune centinaia di allievi, indirizzata alle professionalità del settore alberghiero e turistico, tuttora assai importanti nell’economia del Paese. Su questa base, si intende anche realizzare laboratori, sia per riproporre almeno alcuni dei prodotti tipici dell’artigianato locale, che per competere su qualche produzione alimentare, ad esempio un biscottificio di qualità.
Grazie al generoso contributo di un’azienda, quest’anno è stato possibile inviare l’intero materiale necessario per le pitture di esterni e interni degli edifici. Raccogliamo ora la sfida per equipaggiare la scuola con un grande impianto fotovoltaico: un tassello essenziale per la sua sostenibilità, grazie alla buona solarizzazione, e alla possibilità di conferimento dell’energia prodotta alla rete nazionale, soluzione più efficiente e meno costosa di un impianto stand-alone. Tasselli di futuro: insieme, possibile.
Mauro Palombo
NP dicembre 2023