Mi fido di te

Pubblicato il 09-04-2022

di Pierluigi Conzo

Uno dei fattori in grado di spiegare la riluttanza delle persone a vaccinarsi è la loro scarsa fiducia nella scienza e negli scienziati. Secondo un recente articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behavior, oltre alla propria (s)fiducia nella scienza (o comunque a essa correlato), è il grado di consenso nel proprio Paese circa l'affidabilità degli scienziati a giocare un ruolo chiave nella riluttanza del singolo a vaccinarsi. Secondo il modello delle 3C dell'Organizzazione Mondiale della Sanità diffuso nel 2014, la propensione a non vaccinarsi (“vaccine hesitancy”) è una funzione di tre fattori: compiacenza, convenienza e fiducia.

Il compiacimento deriva, in un infelice paradosso, proprio dal successo che hanno i programmi di vaccinazione nello sconfiggere le epidemie: dinanzi a tale successo gli individui danno minor peso al rischio di infezione e alla necessità di vaccinarsi.

La convenienza riguarda gli ostacoli pratici e logistici che rendono i vaccini poco accessibili, come ad esempio il costo, la posizione del centro vaccinale, la disponibilità di trasporti efficienti e la qualità delle strutture.

La terza componente è quella della fiducia, e in particolare la fiducia nei vaccini, cioè la misura in cui le persone credono che i vaccini siano sicuri, efficaci e coerenti con le proprie convinzioni politiche/culturali/ religiose. Tale fiducia può derivare dalla fiducia che gli individui hanno nelle istituzioni, nei sistemi sanitari, negli attori che producono e forniscono programmi di immunizzazione, nonché nella scienza che sostiene l'efficacia e la sicurezza dei vaccini.
La fiducia nella competenza tecnica e responsabilità sociale degli esperti può essere un aiuto efficace in presenza di un problema decisionale complesso per l'individuo. Non tutti i cittadini, infatti, hanno le competenze per valutare da sé i rischi e i pericoli derivanti dai programmi di vaccinazione di massa. La fiducia nella scienza diventa quindi una “scorciatoia euristica” efficiente per formarsi un'opinione sulla sicurezza, efficacia e importanza della vaccinazione, che altrimenti richiederebbe un'elaborazione cognitiva costosa e soggetta a errori per la maggior parte degli individui. Questo spiega quindi come la percezione individuale circa l'affidabilità della scienza possa essere correlata alla fiducia nei vaccini. Ma in che modo la fiducia nella scienza a livello sociale – cioè il grado di consenso intorno a quanto sia affidabile la scienza – è collegata alla fiducia individuale nei programmi di vaccinazione?

Gli autori dell'articolo propongono la seguente ipotesi. Invece di elaborare con fatica informazioni spesso complesse, gli individui si formano un'idea rapida sull'affidabilità della scienza attraverso le interazioni sociali locali, le rappresentazioni dei media e il dibattito culturale e politico. Questa tendenza sarebbe più pronunciata quando c'è un forte consenso sociale/morale sul valore, l'utilità e la sicurezza della scienza e della tecnologia, incoraggiando a conformarsi a opinioni condivise sui benefici e sui rischi della vaccinazione. In un Paese in cui esiste un forte consenso sociale sulla fiducia nella scienza, quindi, gli autori si aspettano che la fiducia nella vaccinazione sia elevata.

I dati su cui gli autori testano questa ipotesi sono del 2018, quindi ben prima della pandemia. L'analisi statistica è condotta su un campione rappresentativo di persone residenti in 126 Paesi per un totale di più di 124mila osservazioni. I risultati confermano l'ipotesi di una relazione positiva a livello macro tra la fiducia del pubblico nella scienza e la fiducia degli individui riguardo alla vaccinazione: 1) le persone che si fidano maggiormente della scienza e degli scienziati sono anche più sicure del vaccino; 2) le persone nei Paesi ad alto livello medio di fiducia nella scienza sono anche più fiduciosi riguardo alla vaccinazione; 3) a livelli più elevati di consenso pubblico sull'affidabilità della scienza, la forza dell'associazione tra fiducia nella scienza e confidenza nei vaccini è maggiore.

In un momento storico in cui il cittadino è spesso confuso è importante far leva sui fattori che accrescono la fiducia nella scienza di ciascun individuo e che contribuiscono alla produzione del consenso sociale riguardo l'affidabilità della scienza, al fine di attuare strategie di comunicazione pubblica efficaci sui programmi di vaccinazione.


Perluigi Conzo
NP gennaio 2022

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