Luci d’inverno

Pubblicato il 13-03-2023

di Mauro Palombo

Benché sia un Paese di soli quattro milioni di abitanti, la Georgia, incuneata nel Caucaso e stretta tra potenti vicini, quest’anno si è trovata ancora una volta al crocevia della storia. L’onda lunga dell’invasione dell’Ucraina si è abbattuta sulle vite della gente in tutto il mondo, e la Georgia si è trovata quasi in prima linea. Da subito a gestire flussi importanti di profughi ucraini disperati; poi, flussi più imponenti di russi che vogliono sottrarsi al richiamo alle armi, alla logica di uccidere, e al rischio di morire.

Grandi impatti su una piccola nazione, con ancora molti problemi da affrontare, grandi diseguaglianze. Il cupo scenario calato sulla regione del Mar Nero non può non gravare sull’economia. Mentre soprattutto i flussi di russi in fuga hanno alimentato forti speculazioni sui prezzi, e la saturazione del mercato del lavoro, specie “informale”. Ancora maggiore l’impatto sul sistema politico, profondamente diviso, e a oggi non in grado di soddisfare i requisiti per una candidatura all’ingresso nella UE. E poi quello delle crescenti tensioni con la vicina Rus-sia, che da sempre alimenta il separatismo di alcune regioni. In tutto il 2022 siamo stati quindi particolarmente vicini alla realtà che lì sosteniamo, con padre Witold Szulczynski e le sue iniziative per i più poveri: anziani soli e ammalati, famiglie, ragazzi e ragazze di strada, disabili…

Grazie alla impressionante quanto commovente generosità di tanta gente, nel 2022 è stato possibile far crescere significativamente il flusso degli invii via container, finora arrivati a 55 tonnellate di materiali, di cui 32 di alimenti con relative spese di trasporto. Tutto ciò ha contribuito a rendere disponibili beni di prima necessità, sempre meno accessibili per il lievitare speculativo dei prezzi. Indirizzati come sempre con massima attenzione alle situazioni assistite direttamente e sia da religiosi/e cattolici che ortodossi – ecumenismo tanto semplice quanto segno di vera comunione. Pannoloni e prodotti per igiene personale sono un piccolo balsamo per ammalati assistiti a domicilio dalla struttura di medici, infermieri, e operatori organizzata da qualche anno dal padre Witold. Al cui sostegno sono indirizzati poi gli invii di indumenti e scarpe: anzitutto per le loro dirette necessità e, poi, tramutati in risorse per coprire una parte importante delle spese del programma, per farmaci, materiale sanitario, prestazioni e trasporti.

Ma non si ragiona solo sulle quantità. La gente “comune”, che può solo sognare di comprare le cose di cui ha bisogno, si è commossa di fronte a benefattori che hanno offerto quanto avrebbero acquistato per loro stessi. Hanno avuto prova che qualcuna con cuore pensa a loro. «Mi hanno detto: padre Witold, scriva ai nostri amici, che non potevamo mai immaginare che ora quando siamo così vecchi e poveri avremmo avuto nelle mani le cose così buone e belle». Non si è rinunciato certo a sostenere anche significativi progetti di generazione del reddito equipaggiando un laboratorio di cucito e calzoleria dove lavorano disabili, o fornendo materiale fotovoltaico e contenitori isotermici per avviare un caseificio in zona montana.

Un lungo inverno. Qui l’inverno è sempre una grande sfida, dove le magre esistenze dei più poveri sono messe a dura prova. L’intero anno è stato un “inverno” portato dalla guerra, ma possiamo pregare e agire perché si concluda al più presto. Fedeli al vecchio detto: «Non imprecare contro il buio, accendi piuttosto una luce!».

Mauro Palombo

NP Dicembre 2022

 

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