Il male

Pubblicato il 02-08-2022

di Andrea Gotico

Fin da bambino i film americani ci hanno nutrito cinematograficamente parlando all’idea che il mondo è fatto di buoni e cattivi. I cattivi non sono solo dei bricconcelli, ma sono proprio cattivi cattivi, senza nessuna speranza di redenzione. Sono corrotti e irrimediabilmente aderenti al male. I cattivi ti ammazzano la madre davanti a tuo figlio e ridono dicendo: «Adesso tocca a te!!». Fanno cose talmente orribili da indurre lo spettatore a credere che i cattivi devono semplicemente e giustamente morire. A questo punto arriva il buono di turno – che casualmente è anche un abile e addestrato killer – e può finalmente con le sue manine sante annichilire il bruto. Se il cattivo muore tra atroci sofferenze molto meglio, lo spettatore può ora tornare a casa felice e contento, perché il bene ha trionfato sul male. Del senso di colpa non c'è traccia e nessuno deve farsi 12 anni di analisi.

A ripensare alla mia infanzia mi spiace molto di aver creduto profondamente che gli indiani fossero brutti e cattivi, e mi spiace di averne ammazzati a centinaia nei miei sogni di bambino cavalcando un meraviglioso cavallo nero. Ora che sono un po’ cresciuto e ho capito che il bene e il male non sono John Wayne e Cavallo Pazzo, mi viene da pensare a due soldati. Uno è russo: è dentro a un carro armato, e una voce alla radio continua a dirgli di avanzare e sparare, ma lui sta morendo di freddo e ha fame. Disperato pensa alla fidanzata ucraina che aspetta un bambino, esce dal carro armato e piangendo si spara alla gamba, sperando così di essere rimandato a casa. Il secondo è ucraino: la moglie e i due bambini sono al sicuro in Romania, lo chiamano piangendo tutti i giorni mentre lui, che prima faceva il coltivatore, ora ha in mano un fucile che non sa usare. Mentre lui cerca un senso a tutto questo io ripenso a me da bambino: «Nonno cosa è il male?». «Non ha importanza, tu fa’ il bene».


Andrea Gotico
NP aprile 2022

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