Togliere per aumentare

Nel silenzio dell'inverno la terra riposa e si prepara a offrire i suoi frutti. Sembra che tutto sia morto e poi tutto invece rivive di nuovo, questo è un mistero inscritto nella creazione. Si rovescia ai piedi degli alberi del letame, lo scarto è prezioso concime che fertilizza.

Questo è tempo di potatura: perché le piante possano crescere nel modo migliore si procede a tagli decisi di tutto il secco e il vecchio ma non solo, anche rami apparentemente in buono stato lasciano il posto ad altri. Sembra strano che togliendo si possa aumentare: un altro paradosso che impariamo dalla natura. Si deve fare molta attenzione, però, a come potare, non basta togliere a caso, è una difficile arte da praticare con degli esperti. Luisa ci insegna come trattare i fiori recidendo sempre il ramo in modo obliquo perché l'acqua piovana non ristagni creando muffe, è pur sempre una piccola ferita arrecata alla pianta, va eseguita con tatto. Ci sono rami da eliminare alla radice, certi altri vanno solo rinvigoriti e anche qui c'è da prestare una piccola attenzione: vuoi far crescere le foglie, i frutti o i fiori? In base alla tua scelta, così devi eseguire la potatura.
È una scuola di vita.

Nella vita bisogna sempre scegliere.
Con alcuni ragazzi disabili abbiamo iniziato a catalogare tutti i fiori che si possono ammirare entrando all'eremo… siamo solo all'inizio del lavoro però perché sono davvero tanti! L'anno scorso per la prima volta abbiamo provato a tenere il conto di tutto il raccolto del nostro orto: abbiamo una varietà di verdure di trenta tipi diversi per oltre 1.600 kg di raccolto. In un giorno abbiamo 228 kg di patate, in pochi giorni 326 kg di zucche, alcune piccole e di un bell'arancione vivace, altre un po' più bitorzolute e più grosse, con i 277 kg di pesche abbiamo preparato del gelato squisito e persino le zucchine in esubero ci hanno dato modo di fare una prova e di creare la confettura di zucchine.


Maria Claudia Brunello
NP marzo 2022