KM

Pubblicato il 27-05-2023

di Andrea Gotico

È da po' di anni che, come molti altri genitori prima di me, sono intrappolato in una dimensione spazio-temporale dove non faccio altro che portare i miei figli da qualche parte. Potrei iniziare molte discussioni filosofiche, ma la prima che mi viene è che da anni sogno un mondo dove non bisogna per forza fare qualcosa o andare da questa parte. Quando ero piccolo, una volta tornato da scuola e svolto i miei doveri – che nei miei ricordi sono uno sproposito di cornicette – non mi restava altro che andare nel cortile dei miei cuginetti e concludere la mia giornata arrampicandomi sugli alberi, giocando a calcio e/o girando in bicicletta. Oggi no e – al di là del fatto che i miei figli non fanno più le cornicette e non capisco perché – hanno uno sproposito di compiti e devono anche andare agli allenamenti, al corso d'inglese oppure agli scout o da qualche altra parte che ora non ricordo. Ovviamente tutte queste belle cose, in orari e luoghi differenti.

Il mio sogno era quello di un modo di vivere diverso... ma purtroppo non è possibile, perché se non ti adegui al sistema i tuoi figli si sentiranno diversi dagli altri e in qualche modo ti odieranno. Mio nonno mi diceva sempre che in un mondo di intelligenti un cretino è destinato a restare solo a meno che non si finga intelligente. Allora provo a fingermi intelligente e penso che abbiamo troppo e facciamo troppe cose e che questa è la nostra povertà, ma penso anche che, della nostra vita, molte cose non le possiamo scegliere se non una: ed è il poter elaborare le cose da una prospettiva diversa. Nel mio caso si traduce in un: «Che figo!!
Quanti km ho davanti a me per passare del tempo con i miei figli!».
 

Andrea Gotico
NP marzo 2023

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