La speranza si fa strada

Pubblicato il 15-04-2023

di Mauro Palombo

Una mappa è un buono strumento per calarsi nella storia recente dell’Africa.
Quella dell’Africa Occidentale in particolare è emblematica della sfida tra le potenze europee avide di conquista a scopo di lucro, di avamposti commerciali prima, e di immensi territori poi; finendo per annidare possedimenti l’uno nell’altro, sforbiciati in innaturali confini. Ciò, spiega, ad esempio, perché esistano ben tre Guinee, distinte solo dal passato coloniale.

La Guinea Bissau è quella fino a mezzo secolo fa dominio portoghese.
Un piccolo Paese, soli due milioni di abitanti; tra i più poveri in assoluto, con una speranza di vita tuttora sotto i 60 anni. Instabili la situazione politica e istituzionale; l’ombra del narcotraffico grava su aree del territorio, trampolino per rifornire l‘Europa.

Ma anche in scenari difficili, la speranza si fa, laboriosamente, strada. Gli amici dell’Associazione Abala Lite, hanno incontrato questa gente nel 2006; e da allora non hanno smesso di svilupparvi iniziative assieme. Un impegno a cui poco dopo ci siamo con piacere uniti.
L’azione si basa su due punti di forza: la presenza di volontari per tempi piuttosto lunghi, per costruire una relazione in profondità con persone e comunità; individuando assieme le priorità d’intervento, e concordando le modalità con cui implementarle.
Una relazione forte è anche con i Padri e le Suore Francescane, ben presenti nel Paese, per creare sinergie e costanza nel servizio.

Si opera in diversi villaggi, a nord della capitale: N’Tchangue, Nhoma, Quida, Nague. Inizialmente in ambito di orticoltura e risicoltura – capillarmente – per migliorare capacità, e sicurezza alimentare delle comunità. Via via, con ritmo sempre crescente, fino a realizzare una rete diffusa di iniziative, soprattutto per: – dare accesso a fonti di acqua sicura per il consumo umano, servizi igienici, irrigazione; prevenendo molte malattie; – scuola, con mensa; per educare bambini, e anche adulti, imparando meglio ad associarsi per produrre e trasformare; – realizzare e potenziare il servizio di presidi sanitari rurali; grande risorsa anche per far prevenzione “a tappeto”, come le centinaia di visite oculistiche nel 2022 a N’Tchangue che hanno evitato invalidanti conseguenze a ragazzi e adulti.

Con la partecipazione responsabile della comunità nel loro utilizzo, viene curata la sostenibilità delle realizzazioni sia nel sostegno economico dove possibile, sia formando giovani uomini e donne per guidarne il funzionamento, la manutenzione e migliorie. Tra cui personale sanitario, di vitale importanza.

Il nostro contributo a questo lavoro, ha offerto finora molta “energia”. Quella di più di un centinaio di pannelli e altro materiale fotovoltaico per alimentare ospedali, pompaggi, scuole. Quella di volontari tecnici che hanno portato pompe sommerse e condiviso esperienza nell’installazione loro e di altri impianti, monitorati poi da remoto. Quella infusa ai ragazzi che hanno ora a disposizione diverse aule informatiche inviate nelle scuole delle Missioni Francescane.

Anche quest’anno nuovi progetti ancora. Tra cui nuovi pozzi e sistemazione di pozzi tradizionali; l’importante avvio di una “scuola di agricoltura”, inizialmente basata su cicli di incontri con gli adulti. Poi l’avvio di una sistematica formazione specialistica in Italia di personale sanitario. Siamo pronti a partecipare con tutto quanto ci sarà possibile mettere a disposizione.

Costanza e metodo di “gente comune” hanno creato dal nulla un percorso: che darà sempre più sviluppo “umano”.
 

Mauro Palombo
NP gennaio 2023

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