UNA RIFLESSIONI CRISTIANA SUL NEW AGE

Pubblicato il 22-08-2013

di Claudio Maria Picco


“Le persone sentono la religione cristiana come non più in grado di soddisfare i loro bisogni". Lo afferma il documento: Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul New Age, del Pontificio Consiglio per la Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, presentato il 3 febbraio.

 

 72 pagine per dire no al New Age, la Nuova Era, quella astrologica dell'Acquario che, secondo gli aderenti più convinti della nuova tendenza religiosa, dovrebbe soppiantare il cristianesimo. Il rapporto del Vaticano analizza con cura il fenomeno New Age dichiarandolo incompatibile con la fede cristiana. Risponde all'esigenza, molto sentita negli ambienti cattolici, di avere uno strumento valido e autorevole, anche se non definitivo, con cui valutare dal punto di vista dottrinale questa manifestazione moderna di spiritualità, di credenze, di religiosità, diffusa soprattutto in occidente e trasversale rispetto alle culture.
"È essenziale tuttavia cercare di capire il New Age correttamente per valutarlo con serenità ed evitare di farne una caricatura (…). Tuttavia, data la visione che soggiace alla religiosità New Age, nel complesso è difficile conciliarlo con la dottrina e la spiritualità cristiane."
Secondo gli esperti, il New Age non è una setta, tanto meno una religione. E' un "networing globale" (la definizione è del CESNUR, il centro studi delle nuove religioni) che mette in relazione persone e gruppi diversi che hanno in comune alcune credenze. Una corrente culturale secondo lo studio del Vaticano. Ci sono elementi gnostici, naturalistici, magici, esoterici. Non propone dottrine, ma una vaga spiritualità difficilmente classificabile. Verrebbe da pensare ad un polpettone sincretista, se non fosse troppo riduttivo. Qualcuno ne parla anche come di un grande business. Ci sono decine di riviste dedicate all'argomento. Propongono idee e tendenze, prodotti, beni di consumo naturali e culturali. Un vasto mondo che utilizza gli strumenti della comunicazione, internet compreso, per diffondersi su più fronti, dalla musica al cinema, dai farmaci all'agopuntura. Influenza il modo di vivere, di pensare, i consumi. Coinvolge svariati ambiti della società: la politica, l'educazione, la genetica, l'ecologia, il modo degli affari, la psicologia, la psicoterapia, la filosofia... Si presenta con il volto di chi ha interesse per l'amore, la comprensione, l'armonia.
Crede nella reincarnazione, non fa distinzione tra bene e male, rifiuta la distinzione tra Creatore e creature, spinge l'individuo a trovare risposte solo dentro di sè. Sostiene l'idea che il mondo è dio, eterno e autosufficiente; propone un pensiero globale, un governo mondiale che superi le diversità. Fonde la ricerca della soddisfazione interiore e della felicità con la ricerca del successo negli affari.
"Il New Age attira persone imbevute dei valori della cultura moderna. La libertà, l'autenticità, l'autonomia e altri valori simili sono considerati sacri. Affascina quanti hanno problemi con la società patriarcale. "Non richiede più fede che andare al cinema" e tuttavia pretende di soddisfare le aspirazioni spirituali delle persone".
La ricetta che il cristianesimo propone è un'altra. "Il cristianesimo cerca sempre di misurare i comportamenti umani in base alla loro apertura al Creatore e a tutte le altre creature con un rispetto che si basa saldamente sull'amore".
Il documento del Pontificio Consiglio per la cultura, dopo aver citato il noto inno a Cristo che San Paolo inserisce all'inizio della sua lettera ai cristiani di Colossi alle prese con le questioni sollevate dalle religioni gnostiche, afferma:"Noi troviamo nella Lettera ai Colossesi e nel Nuovo Testamento una dottrina su Dio differente da quella implicita nel pensiero New Age: la concezione cristiana di Dio è quella di una Trinità di Persone che ha creato la razza umana per il desiderio di condividere la comunione della vita trinitaria con le creature. Compreso nella maniera esatta, ciò significa che l'autentica spiritualità non è tanto la nostra ricerca di Dio ma Dio che cerca noi."

In conclusione, le parole del Card. Paul Poupard, durante la conferenza stampa di presentazione dello studio, tracciano il punto di vista cristiano su questo fenomeno epocale: "il New Age si presenta come una falsa utopia per rispondere alla sete profonda di felicità del cuore umano, in preda alla drammaticità dell'esistenza e insoddisfatto dell'infelicità profonda della felicità moderna. Il New Age si presenta come una risposta ingannevole alla speranza più antica dell'uomo, la speranza di una Nuova Era di pace, armonia, riconciliazione con se stesso, gli altri e la natura. Questa speranza religiosa, antica come l'umanità stessa, è un appello che sgorga dal cuore degli uomini specialmente in tempo di crisi. Il piccolo Documento ora presentato aiuterà a prenderne migliore conoscenza, ad discernere tra le proposte e a suscitare nella comunità cristiana un rinnovato impegno ad annunciare Gesù Cristo, Portatore dell'Acqua Viva."

Le reazioni dei media e della gente, almeno quelle che si possono leggere sui forum, sono per lo più critiche. Da parte di tanti non si accetta che la Chiesa possa esprimersi su tematiche che riguardano la vita dei fedeli e più in generale della società civile. Il fenomeno New Age richiede però, al di là dell'appartenenza religiosa, la nostra attenzione non fosse altro perché siamo tutti consapevolmente o meno coinvolti.

Claudio Maria Picco

 

 

 

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