Un segno di giustizia per la GEORGIA

Pubblicato il 31-08-2009

di bruno


Incontriamo padre Witold, direttore della Caritas della Georgia, Paese segnato dalla povertà. Da tempo il Sermig promuove progetti concreti nella regione. Con la raccolta dell’incontro di Asti, la mensa dei poveri di Tbilisi avrà cibo per 6 mesi...

 

 Girando per le vie di Asti l'occhio viene colpito dai colori delle mille bandiere: ci sono tutti i Paesi del mondo. Ma non è solo facciata! È la voglia di dialogare con tutti i popoli, di sentirsi uniti a loro; è il voler testimoniare che, indipendentemente dai colori, si è tutti parte della stessa famiglia e che solo insieme è davvero possibile costruire la pace.

Il Sermig crede in questo valore, lo vive e propone di viverlo quotidianamente, anche attraverso piccoli gesti, come ad esempio donando un pacco di pasta. Facciamolo con coscienza, interessiamoci agli altri! Di fronte alla postazione container (Piazza dei Popoli), a ringraziare quasi personalmente chi passa a portare qualcosa, troviamo Padre Witold, responsabile della Caritas della Georgia, uno dei tre Paesi a cui sono indirizzate le raccolte di oggi.

Non è un caso: il Sermig da anni aiuta il suo Paese
su richiesta di Giovanni Paolo II, il quale ha accolto l'appello della Chiesa georgiana per uscire da una situazione disperata di povertà. "Qui c'è gente dall'Albania e dalla Romania, ma noi veniamo da molto più lontano. Io sono di origine polacca, ma opero in Georgia da 11 anni e qui con me c'è anche la responsabile per la Caritas della Georgia di tutti i progetti per i bambini e per i giovani. Abbiamo portato ad Asti un gruppo di bambini per fare un ballo tipico sul palco davanti al punto di raccolta degli aiuti. È una festa a cui siamo contentissimi di partecipare e testimoniare: Ernesto Olivero che è nostro amico ci ha invitati e noi siamo venuti!".

 

A chi è indirizzato il container che partirà per il vostro paese?
"Questa iniziativa è molto importante ed è un altro motivo per il quale siamo felici di essere qui con voi e con tutte le migliaia di giovani e famiglie. E il container che è qui in Piazza, uno dei tre, partirà in serata per la Georgia: è pieno di scatoloni con viveri e generi di prima necessità. Nella nostra capitale, Tblisi, c'è un grande Centro della Caritas che dà da mangiare a 700 persone al giorno. Questo significa che grazie a voi, alla gente che sta partecipando, i poveri di Tblisi avranno da mangiare per 6 mesi. Noi riceviamo 3 o 4 volte all'anno dal Sermig carichi di viveri e vestiti. È un grosso aiuto!".

Quale messaggio vuole lanciare oggi a tutti i giovani riunitisi in questa piazza?
"Quando sono stato dal Santo Padre ho chiesto la preghiera e la benedizione per tutti i bambini. Sono le cose più importanti, anche più di cibo e vestiti. Paesi come Cecenia, Ossezia e Caucasia sono abitati da popoli che hanno veramente bisogno di preghiera e di cambiamento spirituale, dopo 70 anni di regime comunista. Sì, e poi hanno bisogno di non essere dimenticati! Io vi invito a pregare per loro, per noi, perché si superino queste tragiche condizioni in cui l'odio e il non-dialogo rischiano di avere la meglio".

Sara Bauducco


Scheda Georgia casa per bambini

 

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