A servizio della speranza

Pubblicato il 11-03-2017

di bruno

Il 20 febbraio scorso in rappresentanza dell'Associazione Missioni Faa' di Bruno in quattro ancora una volta siamo partiti per il Congo per seguire l'evoluzione del progetto ospedale materno infantile a Mayanga - Brazzaville. Il progetto di costruire un ospedale materno-infantile nasce da una richiesta specifica del Vescovo di Brazzaville per la difficile situazione sanitaria esistente su quasi tutto il territorio congolese (la Rep. Del Congo ha il tasso di mortalità materna più alto dell’Africa sub-sahariana), ed è fra i paesi “rossi” per i decessi da parto e complicazioni in gravidanza. Il terreno è stato donato da un benefattore congolese, in una zona periferica di Brazzaville, priva di strutture sanitarie, con espressa richiesta che si costruisse un ospedale con priorità alla coppia mamma-bambino.

Per il Paese era un momento era molto delicato, specie sul fronte della sicurezza. Mancavano pochi giorni alle elezioni del 20 marzo e c'erano tensioni per la candidatura forzata ottenuta con un referendum e la modifica della costituzione dell’attuale presidente Sassou Nguesso, in carica dal 1997. Siamo partiti ugualmente, c'erano Madre Chiara Busin, delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, il dott. Maurizio Giordano, medico odontoiatra che segue con il collega congolese la prevenzione e le cure odontoiatriche in particolare dei bambini dell’orfanotrofio di Maman Celeste (recentemente il gruppo Re.Te. Sermig ha donato all'orfanotrofio alcune Lampade di Aladino – lampade portatili a led, alimentate da pannello fotovoltaico, assai efficienti, e particolarmente utili per fronteggiare situazioni di emergenza in diversi ambiti, tra cui quello sanitario), l’architetto Marco Biondi che ha dato la sua disponibilità gratuita a fermarsi per tre mesi e seguire l’inizio dei lavori dell’ospedale, ed io.

L’arrivo in Missione è come sempre una festa per tutti che ricompensa, ancora una volta, la fatica del viaggio ed il ritardo di quasi cinque ore. Abbiamo vissuto giornate intensissime, incontrando persone, volti, storie che ci portiamo dentro. Di sicuro, non dimenticheremo il 25 febbraio, giorno della posa della prima pietra dell’ospedale. Alla presenza di tantissima gente, il vescovo Anatole Milandou, della diocesi di Brazzaville, ha benedetto questa nuova opera. Il grazie è andato così a tutti i benefattori e a quanti hanno a cuore e si adoperano per la realizzazione di un luogo che aiuterà tante persone. Non esageriamo a dire che è stata una giornata a suo modo storica e indimenticabile anche per la popolazione di Mayanga, che ha ricevuto per la prima volta la visita del vescovo.

Siamo tornati a casa colmi di gioia e di speranza. Ora, a fine marzo, dopo alcuni giorni di interruzione delle comunicazioni telefoniche e di internet, voluta dal governo per motivi di sicurezza, ho ricevuto finalmente notizie aggiornate da Marco. Le difficoltà non mancano, il contesto politico rimane instabile e ci sono state proteste per il risultato elettorale, ma la speranza ci fa guardare sempre avanti. Ringraziamo la Provvidenza che ci ha permesso di iniziare questo progetto, questo segno di misericordia, che si inserisce tra i tanti nati nell'anno speciale del Giubileo.

Giovanni Spicuglia

www.missionifaadibruno.it

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