Tripla
Pubblicato il 05-07-2021
Tori Amos – Silent all these years
Tori Amos è quel tipo di artista a cui spesso manca – sempre e solo a parere di chi scrive, eh – un euro per farne un milione. Gran voce, bella intenzione, musicalità dolce e soffice, ma talvolta anche decisa, eccede spesso nel miagolio e nei brani tutti un po' uguali… Qui però l'ascoltiamo volentieri, un brano con accordi storti come piace al vostro rubrichista, la sua voce che va su e giù con bella dinamica e intensità, idea musicale brillante. Insomma promossa a pieni voti.
The Doobie Bros. – Dangerous
Brano da corsa, braccio fuori dal finestrino, highway al tramonto… insomma tutto l'immaginario collettivo targato USA.
Non mi sforzo a spiegarvi chi sono i Doobie Brothers: i loro milioni di dischi venduti, i loro milioni di chilometri fatti in giro per gli States e il mondo intero a portare il sano verbo dell'hard-country-rock-blues e chissà cos'altro, parlano per loro.
Vi dico solo che è una band ben rappresentata da questo brano tirato, rock ruspante, assolo assassino e impreziosito da qualche fiato e dall'iniziale assolo acustico.
Go west, young man.
Heather Maloney – Fire for you
Quanto mi fa arrabbiare il timbro di voce di questa qui !!! Non mi piace davvero, eppure…
Eppure l'ascolto con piacere. Il motivo è la composizione, davvero immaginifica, canterà che a me non piace, ma scrive da fenomeno.
Brano che non ti dà punti di riferimento, ti fa girare intorno come un deficiente e ti porta dove vuole. Il tutto con quasi niente, chitarrina con il cheek, ritmica ai minimi sindacali, piano che accompagna, basso timbro anni '70, due cori in croce.
Eppure affascina. Bello.
NP Marzo 2021
Gianni Giletti