Storia di Mama vol. 2

Pubblicato il 14-08-2012

di Mauro Tabasso

di Mauro Tabasso - Quanta fatica per un disco !! (Da NP - ottobre 2011)


Le previsioni danno bel tempo. Ma francamente trovo le meteo una cosa piuttosto discutibile, relativa.
Insomma, se vivi a Glasgow e ti dicono che farà bel tempo parte la hola, ma se invece stai a Dakar è possibile che ti venga voglia di vendere la prozia su e-bay in cambio di un bell’acquazzone con tuoni e fulmini, al posto di sole e alta pressione africana. Mama vol. 2
Io, nel mio piccolo, lo scorso week-end speravo in una bella e conciliante pioggia battente. Ho provato anche con qualche rito propiziatorio, danzando intorno a un falò con una maschera da stregone ma... niente, bel tempo; i miei amuleti niente hanno potuto contro grande Colonnello Ridente Mario Giuliacci.
Avevo un grandissimo, abnorme bisogno di dormire e un sacco di lavori da fare, di quelli che richiedono appunto bel tempo. La pioggia contro i sensi di colpa, lotta impari... Il fatto è che sono mesi che non mi fermo, settimane che non dormo salvo allungare le gambe sul divano, e dico sul serio... E con me tutta la squadra musicale e tecnica del Laboratorio del Suono. Come in ogni nostra produzione che si rispetti arriviamo a consegnare il master con le borse sotto gli occhi.
Ora è tutto in stampa quindi siamo nell’impotente attesa che il disco esca. Quando leggerete (se leggerete...) il manufatto artistico sarà già nei negozi, speriamo con fortuna (dipende un pochino anche da voi...). Si tratta dell’ideale seguito di Mama e ne porta lo stesso titolo, Mama vol.2, poi se non diventiamo audiolesi magari faremo anche il 3... (quanti petali ha la margherita? Non voglio saperlo!).
Il primo, uscito a maggio dell’anno scorso, (2010 ndr) ci ha portato grandi soddisfazioni, grazie soprattutto a voi che l’avete sostenuto con il vostro entusiasmo e il vostro affetto, mantenendolo per ben nove settimane nelle classifiche ufficiali di vendita. Ci ha portato in giro per l’Italia a suonare nei teatri, nelle piazze (Rovereto, Genova, L’Aquila e Torino le più significative), dove abbiamo proposto le canzoni, gli inni e gli slogan dell’Arsenale della Pace.
Ora con Mama vol.2 vogliamo proporvi un cammino di conoscenza più profondo e più impegnativo con l’Arsenale. Abbiamo messo in musica alcune delle storie che più ci hanno colpito in quarant’anni e, quando dico storie, intendo dire storie vere, persone con nome e cognome, un volto, un’identità; storie che fanno la storia, tutti i giorni, tutto l’anno. Sono linee di cammino che si sono incrociate con le nostre e hanno lasciato in noi una traccia del loro passaggio. Io, personalmente, ho conosciuto alcuni degli uomini e donne di cui parliamo nelle canzoni, non tutti, ma mi è bastato parlare con Ernesto Olivero (autore dei testi) per capire, entrare nelle sue sensazioni e farlo a mia volta partecipe delle mie emozioni musicali a riguardo.
Il risultato, in tutta onestà, non so giudicarlo. Sicuramente è un’opera più seria, meno scanzonata e forse anche più difficile da ascoltare, che richiede più attenzione di Mama. Però la vita e le paturnie mi hanno reso totalmente incapace di esprimere un giudizio sul nostro lavoro; quello è giusto che lo facciano gli altri, voi. Io non sono per nulla obiettivo, anche perché quando esce un nostro cd, sono già mesi che sentiamo le stesse cose, le stesse canzoni... Concerto MoriLa squadra di cui sopra, fondamentale per entusiasmo e capacità, è più o meno la stessa del disco precedente.
Sono artisti in mezzo ai quali io sono di gran lunga il più scarso. Elio Rivagli (batteria per Claudio Baglioni, Renato Zero, Eros Ramazzotti, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, ecc.), Carmelo Isgrò (basso elettrico con Fiorello, Antonella Ruggiero, ecc.), Chicco Gussoni (chitarra con Baglioni, Alex Britti, Nek, Max Pezzali, Franco Battiato, ecc.). Gli archi, Paolo Giolo e soci, tutti elementi dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, e poi le voci: Roberto Tiranti e Sergio Moses (rispettivamente Ramses e Mosè nel musical I Dieci Comandamenti – tra loro io posso al massimo fare la mummia o il coccodrillo del Nilo, ma che dico, lo scriba...), Roberta Bacciolo, Roberto Demo e i nostri Marco e Serena.
Insomma tutta gente che canta e che suona di brutto. Tutti amici, però, che con me ed Ernesto hanno diviso un’avventura che ancora una volta ci ha fatto crescere, riflettere ed emozionare. Ogni volta, anche nella stanchezza, mi dico che ne vale la pena, che è questo che voglio fare. E anche se le emozioni possono essere relative come il tempo, le storie e i fatti non lo sono.
Spero perciò che il nostro lavoro renda ora giustizia ai protagonisti della nostra vita, alle persone che tutti i giorni ci convincono che cambiare é possibile.


DIAPASON – Rubrica di Nuovo Progetto

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