Requiem W.A. Mozart

Pubblicato il 17-10-2013

di gianni

di Gianni Giletti - Sorpresi, eh ? Beh, anch'io.
Dopo più di 100 recensioni di rock/pop/jazz/blues/country/chissàcosaltro… non mi sarei mai aspettato di recensire un disco di musica classica, visto che ne ascolto poco e ne capisco di conseguenza, però devo ammettere che un disco di Mozart è in linea con il titolo di questa rubrica: difficilmente una radio mette in pista per esempio, la Dies Irae , che pur è uno dei vertici della musica di tutti i tempi.
In ogni caso questo disco è davvero una sorpresa: certo, so chi è Mozart e ho ascoltato sempre volentieri - anche se poco - la sua musica. Ma quest'opera ha qualcosa di particolare, che sfugge alle catalogazioni e ai generi.
Mi sembra il lamento universale di un uomo che muore.
Si sa che il Requiem è monco, perchè Mozart non è sopravvissuto alla sua completa scrittura, ma è stato concluso dai suoi allievi, mettendo insieme quello che c'era già con gli appunti trovati in casa del Maestro. Anche questo particolare da' un sapore unico all'opera, consegnandola direttamente alla leggenda: lì dentro si trovano i sentimenti di un uomo che sa che sta per morire, perchè già malato, sa che ha poco tempo e che forse non riuscirà a finire quello che ha in mente. Così consegna al pentagramma la sua esperienza finale, prova in prima persona quello che scrive, sa che il Requiem è per il suo funerale.
Quello che ne esce è un disco grandioso, grandioso e commovente, struggente e solenne, potente e leggero. Sembra una summa di tutta la musica che l'uomo ha scritto dagli albori della civiltà a quel giorno.
L'orchestra e il coro sono il corpo e l'anima di quest'opera, fanno vibrare lo spazio e ti infilano nell'animo una sensazione intensa di struggimento. Mozart con la sua musica era davvero un sommo manipolatore di umori e di sentimenti, ti porta dove vuole lui e ti fa vivere l'esperienza che lui ha sentito quando ha scritto quel brano.
Questo disco - in particolare questa versione, con un direttorone come Karl Boehm e l'Orchestra Filarmonica di Vienna - va messo nell'esigua categoria di dischi da ascoltare a prescindere, perchè sono davvero un patrimonio dell'umanità.
Consigliato soprattutto a chi non ascolta musica classica.

W.A. Mozart
REQUIEM
Deutsche
Grammophon ‘71

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