Pino Daniele - Vai mo'

Pubblicato il 09-03-2013

di gianni

di Gianni Giletti - Abbiamo più volte illustrato, su queste pagine e su quelle dei nostri siti, il nostro parere - mio e di Mauro Tabasso - sull'autore di questo disco.
Per riassumere, dopo cinque dischi davvero forti, devono averlo sostituito con un altro.
Questo però è uno dei cinque dischi di cui sopra. Dopo tanti anni, non sono riuscito ancora a trovare un brano debole in questa track list.
Il suono resta fresco, spigliato, ironico, i testi scanzonati, simpatici, fanno allegria.
Tutti i brani ti fanno battere il piedino e persino ballare, tanto sono brillanti.
Questo è dovuto ad una strepitosa vena compositiva, all'adozione dell'anglo-napoletano come lingua madre, ad un pugno di musicisti che definire notevoli è far loro torto - uno su tutti, Rino Zurzolo al basso -  ad un sound compresso, scattante, virtuoso e ruspante... se avete altri aggettivi aggiungeteli voi.
L'unico neo di questi dischi è la voce di Pino che sarebbe terribile, se non fosse che ci crede troppo, ne è troppo convinto. E quello è il suo limite, ma anche la sua salvezza.
Ennesimo esempio di come per fare musica che ti colpisce al cuore, talvolta non serve la voce pulita, bellina, perfettina, ma un cuore che funziona e qualcosa da dire.
Torna presto Pinuccio.

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Pino DanielePino Daniele
Vai mo'
EMI 1981

 

 

 

 

La Musica che non c'è – Rubrica di Nuovo Progetto

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