Piena di grazie: La storia del Sermig con Maria

Pubblicato il 28-08-2023

di Guido Morganti

Nato nel 1964, il nostro gruppo fino al 1983 non ha mai avuto una sede fissa, volta per volta eravamo ospiti del vescovo, di altri gruppi o di enti religiosi. Nel 1979 si concretizzò l’intuizione di avere una sede nel cuore di Torino: l’arsenale militare di piazza Borgo Dora, a due passi da Porta Palazzo. Iniziando le trattative con il ministero della difesa e con il Comune di Torino, che doveva farci da tramite, abbiamo affidato “questo sogno impossibile” alla Madonna che ci ha accontentati e che da allora accompagna ogni giorno i nostri passi. In Borgo Dora la Madonna è di casa almeno dal 1852: quell’anno, il 26 aprile, scoppiò un incendio in un magazzino della polveriera dell’Arsenale di Artiglieria. Esplosero 24 tonnellate di polvere, vi furono 24 morti, molti capannoni e case limitrofe vennero distrutte e anche il vicino Cottolengo fu danneggiato dall’esplosione.  Il furiere Paolo Sacchi, mettendo a repentaglio la propria vita, cercò di scongiurare lo scoppio del magazzino principale (altre 44 tonnellate di polvere), buttandosi tra le fiamme nel nome della Madonna Consolata. Riuscì a fermarlo in tempo. Scampato il pericolo Paolo Sacchi si recò con le maestranze dell’arsenale e la popolazione in processione al santuario della Consolata in segno di ringraziamento. Il 2 agosto 1983, ottenuto un primo edificio dell’ex fabbrica di armi ormai abbandonata, abbiamo iniziato la ricostruzione, pensando subito a una chiesa dove riunirci a pregare, convinti che l’opera era di Dio e lui doveva avere il primo posto.

Padre Costantino Ruggeri ci aiutò a realizzare un cenacolo al primo piano del grande padiglione ristrutturato, che con la sua imponenza e i suoi archi ci ricordava tanto una cattedrale a cielo aperto. Ad accoglierci, all’ingresso del cenacolo, abbiamo desiderato di porre una statua della Madonna. L’abbiamo trovata nel 1986 a Ortisei: una regina dal volto dolcissimo, opera dello scultore Peppi Rifesser. Maria, madre degli uomini, questo il titolo che le abbiamo dato, ha raccolto la preghiera, le sofferenze, le pene di tutti noi fino all’arrivo dell’icona della Madre delle Tre Mani. Questa Madre arrivava dalla Russia e rappresentava il desiderio di un incontro in profondità delle due Chiese cristiane, orientale e occidentale. Ora è collocata nella chiesa dedicata a “Maria Madre dei Giovani” all’interno dell’Arsenale della Pace, diventando così un punto di riferimento e il centro di convergenza spirituale per le migliaia di persone, giovani e adulti, che la sentono madre, amica, maestra nella fede, ispirazione della carità, loro aiuto di ogni giorno. Una copia di questa icona è presente anche negli Arsenali di San Paolo in Brasile e di Madaba in Giordania ed ogni anno il 2 agosto e il 31 dicembre viene portata a spalle dai giovani nella Marcia della pace

Guido Morganti

NP Maggio 2023

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