Non lasciamoli soli!

Pubblicato il 02-03-2023

di Max Laudadio

La storia di Eva e di tanti altri adolescenti segnati dall’ansia e dalla depressione

Eva è una giovane donna. Ha sete di scelte da fare e fame di cose da scoprire. Sorride al mondo, è solare, e quando il mondo la costringe a piangere, lo asseconda e poi torna a sorridere.

Eva è disponibile al dialogo, le piace raccontare, condividere i suoi progetti, parlare dei suoi amori e dei suoi amici. È capace di fermarsi, riflettere, e poi ripartire, anche in quelle occasioni dove sembra essere difficile.

Come tutti gli adolescenti vive qualche contraddizione, dove la sua parte adulta, risolutiva e indipendente, si scontra con quella alimentata da abbracci e richieste di attenzione.

Ma lei si batte, lotta, per cercare la sua collocazione nel mondo, per goderne totalmente, senza rischiare di perdere nessuna occasione.

Eva ha un rapporto molto stretto con la famiglia, è il suo porto sicuro, anche se quel porto qualche volta sembra invisibile ai suoi occhi, come se la nebbia lo avvolgesse e le impedisse di riconoscerlo, forse alimentata anche dalla normale diffidenza di chi sta ancora crescendo.

A scuola Eva è una studentessa responsabile e il suo rendimento è sempre stato molto buono, ali-mentato da ambizioni personali assolutamente alte. Eva ama cucinare, ballare, cantare, e forse è lo sport la sua attitudine meno naturale. Ama divertirsi con gli amici ai quali si dona totalmente cercando l’empatia necessaria che genera in loro la complicità. Con tutti si pone con fiducia e, qualche volta, paga questa sua immensa disponibilità, anche se mai così profondamente da intaccare i suoi atteggiamenti.

Insomma, Eva è una ragazza di questo nuovo millennio, e come tale vive, sogna, ama e spera.

Purtroppo, però, questi ultimi anni caratterizzati da una pandemia inaspettata e segnati a fuoco da una guerra che sembrava possibile solo nei videogiochi, hanno stravolto la vita di Eva, come quella di centinaia, migliaia di adolescenti come lei.

Studi internazionali recenti, condotti in molti Paesi oltre all’Italia, hanno portato a risultati che definirli allarmanti risulta quasi riduttivo: un adolescente su quattro mostra sintomi clinici di depressione, uno su cinque presenta i segni di un disturbo d’ansia e un adolescente su tre è ricorso direttamente al supporto psicologico. Ma colpisce moltissimo leggere anche le percentuali dei ragazzi che sembrano aver perso quella fiducia che li contraddistingue per età anagrafica: il 32% di loro oggi sembra abbia un bassissimo livello di ottimismo, mentre si raggiunge addirittura il 50% se consideriamo i giovani in cui si riscontrano basse aspettative per il futuro.

«Vivere in parte, o in maniera atipica, pietre miliari come può essere l’esame di maturità, il com-pimento della maggiore età, i primi amori con quanto annesso e connesso, per il mondo di significato psichico di un giovane potrebbe essere paragonabile a un lutto; in questo senso può essere considerato un fattore scatenante di ansia e depressione» afferma Claudio Mencacci, direttore emerito di neuroscienze e salute mentale al Fatebenefratelli-Sacco di Milano.

In sintesi, quello che è successo a Eva, che tutto a un tratto ha smesso di studiare, ha iniziato a non dor-mire, a non credere più nel suo futuro, nei suoi sogni, nelle sue amicizie, trasformando la sua vita gioiosa in un inferno dal quale non riesce a uscire, non è un caso isolato ma, al contrario, è un piccolo esempio di uno dei più gravi disagi sociali dal post-guerra, e che coinvolge gran parte delle generazioni future.

Sono convinto però che oggi, noi adulti, siamo chiamati a far fronte a una responsabilità alla quale non possiamo non dare seguito, adesso. Senza perdere altro tempo, senza cercare di far finta che la soluzione arrivi in assenza di un nostro coinvolgimento diretto, senza dimenticarci che se non curiamo oggi i nostri figli siamo destinati in futuro ad avere un mondo ancora più malato di quanto lo sia già.

Vi prego, non lasciamoli soli. Combattiamo insieme, per loro, per il loro futuro, per il loro benessere, perché tutto diventa inutile senza il sorriso e i sogni dei nostri figli.

Max Laudadio

NP Dicembre 2022

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