Mens sana in corpore sano

Pubblicato il 09-08-2023

di Chiara Genisio

DAL NUTRIMENTO PER LA MENTE ALLA CURA DEL BENESSERE FISICO
Non è “un percorso vita” come gli altri quello realizzato vicino al campo sportivo del carcere di Como. Gli attrezzi ginnici sono stati disegnati e costruiti dai detenuti e la sua realizzazione ha coinvolto tutta la comunità cittadina. Il nuovo spazio nasce con il progetto “Como: una città unita dentro e fuori il carcere”, del Centro di Servizio per il Volontariato (csv) dell’Insubria, in collaborazione con Fondazione cesvi e sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il “Programma Formula”, iniziativa di crowdfunding a cui hanno contribuito privati cittadini, imprese e il gruppo bancario. Il nuovo percorso offre ai detenuti l’opportunità di svolgere attività fisica all’aperto e di vivere opportunità di socializzazione. Sempre a Como sono state attivate iniziative per incentivare il rapporto tra carcere e cittadini per rendere l’istituto di pena un luogo più integrato con tutta la società. Tra le svariate attività anche la formazione per volontari e corsi professionali per favorire l’inclusione lavorativa di detenuti nei dodici mesi successivi alla scarcerazione.

LA CULTURA GIURIDICA ENTRA IN CARCERE
La biblioteca di Valerio Onida ha trovato “casa” in uno dei luoghi in cui l’illustre costituzionalista, scomparso un anno fa, si è impegnato per promuovere l’idea di un “carcere della legalità”: a Bollate, il secondo istituto di reclusione di Milano. È in questo carcere che il giurista, avvocato, professore emerito di diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano, presidente della Corte costituzionale dal 2004 al 2005, ha prestato per molti anni consulenza gratuita ai detenuti. Ed è stato grazie al suo supporto che è nato, nel 2002, lo Sportello Giuridico. La biblioteca di Onida con i libri di tutta la sua vita, alcuni consumati e riparati con lo scotch, circa duemila volumi, è stata donata a una rappresentanza di detenuti dal figlio Marco, all’inizio di aprile nel corso di una cerimonia di commemorazione nella biblioteca del V reparto. Oltre ai famigliari del costituzionalista, c’erano i rappresentanti del mondo giudiziario, dell’amministrazione penitenziaria e del volontariato sociale.
L’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia (allieva di Onida), ha commentato al Dubbio: «Lo sportello giuridico e la biblioteca personale donata al carcere di Bollate sono il segno tangibile della grande eredità che Valerio Onida lascia a Milano e a tutto il Paese. Una eredità fatta di grandi convinzioni ideali e di umili e nascosti gesti concreti che hanno permesso a quegli ideali di diventare storia».


Chiara Genisio
NP maggio 2023

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