La traversata è finita?

Pubblicato il 18-08-2022

di Gian Maria Ricciardi

È la nostra traversata del deserto che, forse, si esaurisce paradossalmente mentre cosi fa anche la brutale aggressione russa dell’Ucraina tra morti, crimini e bombe. Siamo, idealmente, tra due muri d’acqua che, come allora, rischiano di annegarci: guerra e pace, pace e Covid. E, nelle nostre giornate e nelle nostre notti, resta la paura. Allora, come ora, viviamo tra certezze, nebbia, confusione e disinformazione, tra sconforto, paura, a volte panico. Eppure, e questa la strada. Sono queste le ore dell’inizio della fine dei giorni più difficili di due anni, con la speranza che anche l’odio che uccide a est si stemperi. Il virus, con cui dobbiamo fare i conti, ci insegna qualcosa di fondamentale: una società come la nostra, all’avanguardia nella tecnologia, nella medicina, nelle previsioni del futuro, messa in ginocchio, nel caos e nella paura, da un piccolissimo virus che ci ha spaventati come un mostro invincibile e ci ha obbligati a cambiare radicalmente la nostra vita quotidiana. L’esperienza che stiamo vivendo ci insegna che dovremmo essere molto più umili e che la vita e la morte, il tempo e il futuro non ci appartengono.

Da 24 mesi sentiamo parlare di quarantena. Quaranta e un numero simbolico importante nella Bibbia e anche il segno della maturità. Quarant’anni duro il cammino degli ebrei nel deserto; altrettanti furono gli anni del regno di Davide. Da questo numero fu segnata la vita di Mose: a 40 anni egli scende in mezzo ai suoi fratelli schiavi in Egitto; per 40 anni conduce il popolo attraverso il deserto; infine, dopo altri 40 anni, sale sul monte Nebo a vedere finalmente la terra promessa da Dio; Gesù trascorre 40 giorni nel deserto digiunando; 40 giorni dura la Quaresima. I quarant’anni del popolo di Dio ci insegnano a rifare la storia, a riprendere il nostro cammino, imitando l'esperienza del popolo nel deserto. E un cammino che guida a una riscoperta personale della vita e dei rapporti. Per il dopo Covid e il dopoguerra, ci servono vaccini di solidarietà e di umanità. Allora, a piedi nudi sulla sabbia, vestiti di stracci e pelli d’animali, sotto le tende, tra le capre, nella povertà più assoluta, nell’incertezza totale e nella paura del nulla oltre le dune o il monte. Ora, con la pandemia nelle nostre case, al caldo, con il frigo pieno, la televisione accesa, il computer sempre connesso a internet e il cellulare agganciato in continuazione ad attingere speranza, ma in uno scenario drammatico che angoscia, una tragedia collettiva che, ogni giorno, ancora, sforna bollettini con cifre pesanti, ha chiuso aziende, paesi, cimiteri e riaperto ospedali chiusi per accogliere i malati. Questa traversata e stata dura. Durissima per gli ospedali stracolmi all’inverosimile, terribile per chi, malato, si è sentito mancare il respiro, incredibile per chi, fortunatamente, non e stato contagiato. Non siamo usciti; abbiamo passato ore alla finestra sognando la fine… Forse sta arrivando. È vero che ci vuole sempre un sogno per camminare, per lottare, per resistere. E, quella di quei giorni eterni, e stata una nuova resistenza. E, per fortuna, sono arrivati i vaccini. Il Covid e poi la guerra alle porte: due lezioni di quanto e piccolo l’uomo, un aiuto a tornare all’essenziale. Tutto ciò che sta attorno a noi, tutti i valori, veramente tutto, viene rivisto, riesaminato, reimpostato. Il superfluo viene accantonato; il necessario ritrovato in una graduatoria che non sarà mai più la stessa anche perché dopo la pandemia sono arrivati i missili e le bombe a grappolo, a due ore d’aereo da noi.

Sì, la traversata sta finendo; ha lasciato ancora sul terreno morti e feriti; ha ridotto in cenere molti soldi in borsa (ed ha moltiplicato quelli dei molti speculatori); ha minato l’economia di tutti, dell’Italia, dell’Europa, del mondo e come una nube minacciosa si allungherà sui prossimi mesi e anni, ma era l’unica strada per uscire dal deserto dell’anima nel quale ci eravamo, improvvisamente, svegliati il 9 marzo 2020.

Gian Maria Riacciardi
NP Aprile 2022

 

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