La regola d’oro

Pubblicato il 11-09-2023

di Sandro Calvani

Benecomunismo e filonomia nella permacrisi

Il nodo più urgente da sciogliere nella nostra epoca di grandi trasformazioni globali è quello di trovare un consenso universale su chi è il soggetto prioritario del nostro pensare, pregare, essere, fare, amare e odiare.

Se crediamo che siamo tutti figli di un unico Padre, allora dovremmo riconoscere anche che l’unico soggetto che ha senso coniugare nei mille verbi della trasformazione è l’umanità intera, comprese le sue generazioni future e gli altri esseri viventi. Tutti gli innumerevoli contrasti e antagonismi che oggi si materializzano in milioni di atti e misfatti disumani dovrebbero essere conversati in un parlamento mondiale e aggiudicati dal diritto internazionale, un tutt'uno in cui prevalga la norma internazionale su quella locale o nazionale. Ma un pensiero e una prassi di vita, di educazione e di spirito davvero olistico dà molto fastidio a ogni visione miope egoista o dualista. Tanto che in alcuni Paesi europei e occidentali la scienza del voler bene al mondo intero non viene insegnata in nessun liceo e in nessuna università, dove prevalgono invece le scienze divisive e pluraliste che contrappongono diverse teorie e prassi senza spazio per l’inclusione di visioni universaliste. È spesso mal visto il benecomunismo, il pensiero e il movimento d'opinione contrario alla privatizzazione dei beni globali considerati comuni e favorevole a una gestione più inclusiva. Ugual-mente fantasma e introvabili sono le scienze filonomiche, o filonomia (traducendo letteralmente philonomics dall’inglese), gli studi integrati della «produzione equa» e della «distribuzione equa di beni comuni e servizi». In Oriente, la filonomia studia lo sviluppo giusto ed equo e la regolamentazione delle risorse umane e materiali di una comunità o nazione in un modo che non comprometta bisogni umani fondamentali di altri nel presente né la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.

Il DNA umano e ogni forma di umanesimo moderno continueranno a soffrire con tassi di felicità e di pace descrescenti, fino a che l’homo sapiens non accetterà quel cambio di paradigma, quel «Eppur si muove» suggerito da Confucio, il primo filonomista 500 anni prima di Gesù Cristo: «In ogni cosa, fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Nessuno di voi è credente finché non desidera per tutti gli altri ciò che desidera per se stesso». Dopo il confucianesimo altre 12 religioni, compreso il cristianesimo, hanno fondato sulla prima regola d’oro tutte le conversioni di comportamenti proposte ai loro credenti.

 

L’effetto farfalla fu dimostrato nell’ambito della teoria del caos:
piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento, a lungo termine, del sistema terrestre. Il termine fu ispirato dal diagramma fisico studiato nel 1979 da Edward N. Lorenz.
Di Wikimol, Dschwen - Opera propria basata su: images Lorenz system r28 s10 b2-6666. png da Wikimol and Lorenz attractor.svg da Dschwen, CC BY-SA 3.0, https://commons. wikimedia.org/w/index.php?curid=495592
 

Sandro Calvani

NPO Giugno Luglio 2023

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