Come conciliare innovazione etica e legalità

Pubblicato il 16-02-2024

di Sandro Calvani

Tra le tante trasformazioni profonde del nostro tempo, nel continente asiatico l’intelligenza artificiale (IA) ha preso il primo posto molto più rapidamente di quanto era successo per altre nuove strategie relative ai beni comuni globali, come lo sviluppo sostenibile, il cambio climatico, l’uguaglianza di genere, la conversione all’energia pulita. A sorpresa, nel giro di pochi mesi non c’è network professionale, master universitario o conferenza internazionale dove l’IA non giochi un ruolo da protagonista. E contrariamente alle altre trasformazioni, i governi asiatici si sono buttati nella mischia non meno delle società civili, dei giovani o delle imprese. Così sono spuntate subito le prime politiche ufficiali che, riconoscendo le enormi potenzialità dell’IA, puntano a bilanciare l’innovazione con le preoccupazioni etiche, legali e sociali, sempre con un carattere umanista prevalente.

Con il piano strategico New Generation AI Development Plan, la Cina mira a diventare il leader mondiale dell’IA entro il 2030, promuovendo l’innovazione dell’IA e una forte disciplina delle applicazioni. Le linee guida per l’etica dell’IA regolano la responsabilità, la trasparenza e la sicurezza dei dati. Inoltre, esistono norme rigorose sull’uso dell’IA in settori sensibili come la finanza e la sanità, per garantire la privacy e la sicurezza dei dati.

Il Giappone e la Corea del Sud, note per le loro abilità tecnologiche, sono state tra i primi Paesi a legislare l’IA. Le loro leggi guidano lo sviluppo e l’etica dell’IA. La strategia dà priorità all’IA a servizio delle persone, enfatizzando la collaborazione tra esseri umani e macchine con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e garantire un uso etico dell’IA. Inoltre promuovono la ricerca sull’etica dell’IA e sugli standard di sicurezza, incoraggiando al contempo l’autoregolamentazione nel settore agricoltura, scuola e salute pubblica.

Singapore si è posizionata come hub per l’innovazione tecnologica nel sud-est asiatico. La nazione ha abbracciato l’IA, ma sottolinea l’importanza di una sua adozione responsabile. Il Model AI Governance Framework di Singapore prevede un mix di quadri normativi e collaborazione con l’industria, che sottolinea l’equità, la trasparenza e le responsabilità dei sistemi di IA. Inoltre, Singapore investe nell’istruzione e nella formazione in materia di IA per garantire una forza lavoro in grado di gestire un’implementazione etica dell’IA.

L’India, un’altra potenza tecnologica emergente, ha mostrato un forte interesse per la regolamentazione dell’IA. La strategia nazionale per l’IA si concentra sullo sfruttamento dell’IA per l’emancipazione sociale, con attenzione alle questioni etiche. L’India sottolinea l’uso etico dell’IA in settori come la sanità, l’agricoltura e l’istruzione. Dà priorità alla privacy e alla sicurezza dei dati attraverso normative come il Personal Data Protection Bill, garantendo che i sistemi di IA siano conformi a misure rigorose di protezione dei dati.

Sandro Calvani

NP Gennaio 2024

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok