L'impossibile non esiste

Pubblicato il 12-03-2022

di Redazione Sermig

Ringrazio molto Ernesto e tutti voi per questa accoglienza.
Sono davvero molto molto contento di questo nuovo incontro con il Sermig, con gli amici del Sermig, con tante persone che guardano con simpatia, che sostengono, che si impegnano.
Questo è un momento importante. Quando poc'anzi Ernesto Olivero ha tagliato il nastro, inaugurando questo spazio, questo palazzetto, concludendo questo percorso veloce che ha realizzato questa struttura di grande importanza per il territorio, è stato emozionante.
Vedere poi le immagini di com'era questo luogo e com'è diventato dà l'idea di quanto sia facile per il Sermig realizzare sogni impossibili.

I veri protagonisti di questa inaugurazione siete voi. Complimenti a chi ha suonato, a chi ha cantato, complimenti per la splendida coreografia che poc'anzi abbiamo visto.
Complimenti per la schiacciata, per i rigori, complimenti per le bocce. Sono stati questi gli eventi che hanno inaugurato questo splendido spazio, dimostrando quanto valga questa iniziativa, in sé, per chi la frequenterà, per chi, grazie ai volontari, potrà fare qui sport in maniera aperta, serena e così crescendo nella capacità di fare squadra, di giocare con gli altri e di competere con gli altri, rispettandosi e apprezzando i risultati e il talento degli altri.

Non è soltanto questo che è importante e che qui avverrà, cioè il crescere nello sport che è una grande risorsa. Un grande elemento della vita civile quello di crescere nei valori dello sport, di lealtà, di collaborazione, di amicizia reciproca, ma lo sport è anche, per un territorio, un punto di aggregazione, di coesione del territorio.
Quindi è molto importante, per chi qui intorno vive, questo punto di riferimento.
È molto importante, per una terza ragione, perché dimostra che le cose impossibili sono in realtà possibili, ed è questo il valore del messaggio che oggi viene di fronte al Sindaco, al Presidente della Regione, a tanti amici del Sermig.
Questo è quello che vorrei sottolineare ancora una volta: le cose che appaiono impossibili non lo sono. È possibile purché vi sia iniziativa, fiducia, affidamento alla solidarietà.

Per questo vorrei anche io ringraziare a quelli che hanno contribuito a questa iniziativa, a realizzarla: hanno dato un grande contributo, un grande esempio di come si vive insieme, di come si è insieme comunità.
Vorrei farvi tanti auguri per quello che qui avverrà e ringraziare ancora una volta i volontari, perché la loro opera è preziosa. C'è un bellissimo film, nelle scarpe altrui, è un modo di dire che è molto significativo, come mettersi nei panni degli altri, come diceva Ernesto.
In realtà si scopre che sono i panni propri, si scopre che la sorte degli altri è anche la sorte nostra, che si realizza insieme a quella degli altri.
Per questo i volontari sono generosi, e sono convinto che quando svolgono le loro attività si rendono conto che danno molto, ma ricevono anche da quel che vedono e che ottengono come risultati.
Grazie di questa iniziativa, grazie dell'invito a essere presente. Auguri.

Sergio Mattarella
Focus
NP dicembre 2021


Il saluto di benvenuto del fondatore del Sermig Ernesto Olivero.

Caro Presidente, caro amico, siamo emozionati nell'averla con noi in questa nuova tappa della nostra storia.
Il PalaSermig è il nostro ultimo sogno, nato per rispondere al desiderio di sport dei nostri ragazzi. È stato realizzato nei mesi difficili della pandemia e adesso è realtà. Qui, insieme ai ragazzi del nostro quartiere, abbiamo deciso di imparare dallo sport a fare sul serio nella vita.
Questa nuova casa per i bambini e per i giovani che da tempo ci seguono, interpreta un modo di pensare, un modo di vivere la vita, proprio come esprime la bandiera della Pace del Sermig, logo delle nostre squadre dove la parola Pace è sostenuta, avvolta e sospinta da tutte le nazioni del mondo.

Qui siamo uniti dalla passione per lo sport ma abbiamo deciso di viverlo dicendo basta alle discriminazioni, alle violenze, alle guerre! In questo luogo l'amicizia è sacra e ci spinge a guardarci con occhi nuovi, a prenderci cura gli uni degli altri.
Qui il colore della pelle è un dono di Dio. Siamo italiani, nigeriani, marocchini, venezuelani, dominicani, albanesi, romeni, ivoriani, egiziani… e sono i colori della nostra pelle sotto la stessa maglietta che dicono al mondo che la convivenza è possibile.
In questa casa la diversità è una ricchezza. Guardare le risorse che anche i più fragili sono capaci di sprigionare ci dà coraggio di credere in noi stessi: abbiamo risorse impensate da tirar fuori e da condividere.

Qui la competizione è passione di avvicinare altri che amano lo sport, è passione di creare relazioni buone con tutti.
L'avversario non è un nemico ma uno che è lì per tirare fuori il meglio di me, di noi.
Ciò che ci distingue, che sia la nostra provenienza, la religione di appartenenza, l'idea politica o il livello di preparazione culturale, non ci divide perché prima di tutto siamo persone che condividono il desiderio e l'impegno di imparare a stare insieme. Siamo fatti per amare.
Sappiamo che è difficile, ma ci crediamo.

È da qui che possiamo iniziare a costruire, è da qui che possiamo iniziare a cambiare il mondo.
Giovani e adulti che giocano così la loro vita cambiano lo sport, ma cambiano anche un po' il mondo. Ci crediamo davvero!
Ci aiuti anche lei, caro amico Presidente, a crescere in questa convinzione.

Ernesto Olivero
Focus
NP dicembre 2022

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