NAPOLITANO: “Il vostro impegno è costituzione vivente”

Pubblicato il 17-11-2011

di Mauro Tabasso

Roma, Palazzo del Quirinale, 12 settembre 2008: una delegazione del Sermig incontra il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, in occasione dei 25 anni di vita dell’Arsenale della Pace di Torino.

Non capita tutti i giorni di incontrare il Presidente della Repubblica. E se questo accade per iniziativa del Sindaco della tua città, la gioia è ancora maggiore. Così ieri, venerdì 12 settembre 2008, una rappresentanza formata da una trentina di amici del Sermig, guidati dal fondatore Ernesto Olivero e accompagnati dal Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, ha varcato la soglie del Quirinale poco prima di mezzogiorno. C’erano giovani e famiglie della Fraternità della Speranza, il “cuore” del Sermig, insieme ad amici di Torino, Milano e Roma. Era presente anche il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, Bartolomeo Giachino.

Il Presidente Napolitano ha incontrato prima riservatamente Ernesto Olivero e Sergio Chiamparino, e poi tutta la delegazione, che ha riempito la sala destinata all’appuntamento. I rappresentanti del Sermig (tra cui sei “under 16”) hanno portato al Presidente il loro impegno per un mondo di pace e la loro speranza che, “se cambio io”, questo è possibile.

da sinistra: Chiamparino, Olivero, Napolitano

Il primo a prendere la parola è stato il Sindaco Chiamparino: “Ernesto e il Sermig – ha detto - riflettono una delle anime profonde della città di Torino: il saper essere al tempo stesso sognatori, a volte anche utopisti, ma pragmatici, concreti, operativi”.
Ha concluso evidenziando come l’opportunità dell’udienza abbia costituito per la città di Torino “un incentivo concreto a un sostegno morale forte per continuare a stare vicino al Sermig”.

Il fondatore del Sermig ha evidenziato l’impegno che oggi sta più a cuore al Sermig: “aiutare i ragazzi e le ragazze a diventare uomini e donne di buona volontà. Uomini e donne che diranno di no alle droghe, che si potranno impegnare un po’ di più nella vita, che potranno entrare nella scuola e diventarvi docenti con un grande cuore e una grande mente”. Ha concluso il suo intervento invitando il Presidente a visitare l’Arsenale della Pace con la proposta di “proclamare insieme i giovani patrimonio dell’umanità”, così motivata: “Se abbiamo potuto fare qualcosa è perché migliaia e migliaia di giovani ci hanno seguito e ci seguono tuttora. Però un giovane non fa primavera. Perciò vogliamo che tutti i giovani imparino veramente a vivere”.

Il Presidente ha ringraziato la delegazione, mostrando con le sue parole di conoscere bene l’impegno di solidarietà del Sermig in Italia e all’estero, che ha qualificato come “Costituzione vivente”. Ha sottolineato che il Sermig non si limita alla solidarietà verso i più poveri, ma si occupa anche della formazione dei giovani che ne diventano protagonisti, “contro tutte le tentazioni devianti della droga, del degrado, della rinuncia, della volgarità”. Ha infine promesso, in risposta all’invito di Olivero, di visitare l’Arsenale della Pace, definito “il luogo di eccellenza dell’impegno del movimento di solidarietà del nostro Paese”.

È seguito il momento dei doni. Il Sindaco Chiamparino ha consegnato a Napolitano una targa in argento. Raffigura il cartello che il Sindaco vuole apporre agli ingressi della città per celebrare i 25 anni di trasformazione del vecchio Arsenale militare: il profilo dell’Arsenale con la bandiera della pace - logo del Sermig - e la scritta: «Torino città dell’Arsenale della Pace».

Ernesto Olivero ha presentato al Presidente in anteprima il Pressbook di prossima pubblicazione realizzato in occasione dei 25 anni: una raccolta di testimonianze scritte e fotografiche che danno la parola e un volto ai moltissimi amici dell’Arsenale; tra loro, personaggi noti e persone semplici si alternano, come è nella vita quotidiana del Sermig, concorrendo all’unico progetto di pace. Chiamparino consegna la targa a Napolitano
È stata poi donata a Napolitano la bandiera della pace, ideata dall’Agenzia Armando Testa, che accompagna ogni iniziativa del Sermig in Italia come all’estero. La bandiera è stata molto apprezzata dal Presidente.

Ricordando le accoglienze che quotidianamente si svolgono negli Arsenali, è stato infine offerto al Presidente un canto dal vivo – testo di Ernesto Olivero, musica di Mauro Tabasso – eseguito da Marco della Fraternità, dal titolo “Io da grande farò il kamikaze”: la storia vera di un ragazzino di 12 anni accolto all’Arsenale della Pace, al quale le violenze subite hanno già intaccato la vita. Il Presidente ha ascoltato con attenzione e commozione, conservando poi il testo del canto come una testimonianza del tanto che ancora c’è da fare per i figli del nostro tempo.
Card. Angelo Comastri L’incontro è stato connotato da un clima di grande familiarità. Al termine, il Presidente ha salutato tutti i presenti e ha scambiato alcune battute con i più giovani, facendosi fotografare insieme a loro.

In prima mattinata la delegazione del Sermig, insieme ad altri amici giunti appositamente da Torino e Roma, aveva avuto anche la gioia di vedere benedetti i 25 anni dell’Arsenale con una celebrazione eucaristica riservata nelle Grotte Vaticane, nella cappellina a lato della tomba di Pietro e di Giovanni Paolo II, il “Papa amico”.
L’eucaristia era stata celebrata dal card. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro e Vicario del Santo Padre per il Vaticano, da molti anni uno dei riferimenti spirituali più preziosi per la Fraternità.


A cura della redazione
 


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Vedi anche:
Il Sermig al Quirinale
Il Sermig da Napolitano - la lettera del sindaco Chiamparino
I piccoli fanno cose grandi

Riferimenti:
Sito del Quirinale
Comunicato ufficiale della Presidenza della Repubblica

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