Il volo

Pubblicato il 30-01-2023

di Marco Grossetti

Un bambino e la dolorosa esperienza di una relazione perduta con il suo papà

Sentirsi rifiutati è una delle sensazioni più brutte che una persona possa provare in qualsiasi tipo di relazione, il massimo livello di offesa e di distanza emotiva: io non ti voglio solo male, tu per me non esisti. Il rifiuto è assoluto silenzio, totale indifferenza, negazione di qualsiasi sentimento, consapevole distacco che nega l'esistenza dell'altro. Al piccolo Saad è successo con una delle figure più importanti della sua vita, la persona che avrebbe dovuto proteggerlo e prendersi cura di lui. Dopo una storia dove di amore ce n'era stato poco e di tristezza tanta, la separazione tra mamma e papà era stata abbastanza consensuale, a volte succede molto peggio. Saad si è ritrovato a combattere per poche briciole d'affetto, tra la voglia di tagliare ogni tipo di rapporto di mamma e quella di farsi i fatti suoi di papà.

Ha fatto tutto quello che poteva, per non tagliare il cordone ombelicale con quel pezzo della sua vita che gli stava scappando di mano, gli sembrava troppo perdere quello che di solito si lascia andare alla fine, quando sei grande e pronto, proprio all'inizio di tutto. Saad ha reclamato il suo tempo, i suoi giocattoli, le sue feste, la sua attenzione, con il cuore che trovava pace soltanto quando lo sguardo di un padre si ricordava della sua esistenza e decideva di avere tempo e di guardare lui e soltanto lui. Ha preso poco a poco coraggio e ha iniziato a fidarsi: se c'era il tempo per il cinema, per una pizza o per le giostre, magari poteva starci anche una piccola vacanza, non sono le cose che fanno di solito i papà anche quando smettono di andare d'accordo con le mamme?

Il suo cuore si è rotto in mille pezzi quando ha visto suo papà dove gli aveva giurato che non sarebbe stato, alla partenza di un viaggio che gli aveva comunicato proprio non avrebbero potuto fare insieme, perché lui, con tutti gli impegni di lavoro che aveva, non avrebbe potuto assentarsi per un tempo così lungo e andare in un posto così lontano. Invece lui e la mamma avevano prenotato senza saperlo un posto sullo stesso volo per tornare nel loro Paese d'origine: la stessa identica destinazione da raggiungere a poche file di distanza nello stesso giorno volando nello stesso cielo.

Saad lo ha guardato incredulo, mentre il suo cuore quasi smetteva di battere e il trolley gli scappava tra le mani e cadeva per terra, richiamando l'attenzione delle altre persone in coda per il check-in. Si sono girati tutti tranne lui. Saad ha sperato che succedesse qualcosa, perso con gli occhi fissi verso un'unica persona, pregando prima che potesse essere una bellissima sorpresa, pensando che magari era lì apposta per salutarlo, che forse stava solo accompagnando qualcuno, che doveva avere visto male, che non poteva essere davvero lui.

Non ha smesso di sperare prima durante l'imbarco, poi per tutto il volo, infine nelle lunghissime manovre di atterraggio, aspettando una parola, uno sguardo, un saluto, senza ricevere nessun segno che gli comunicasse che qualcuno si era accorto della sua presenza su quell'aereo. E mentre il suo cuore andava in mille pezzi, Saad non ha potuto fare altro, che fare a mamma la domanda più triste: perché un papà non vuole un figlio? L'ha supplicata: non mi mandare più da mio papà, non voglio più vederlo. Se io non esisto per lui, lui non esiste per me.

A Saad è rimasta solo una ferita profonda nell'anima, una di quelle che non si possono guarire, può aiutare parlare con qualcuno, è necessario rielaborare il trauma, ma alla fine puoi solo cercare di dimenticare. Brucia ogni volta che ci pensi o che qualcuno ci mette il dito, ogni volta che vedi un tuo amico ricevere quello sguardo, che incontri un qualsiasi uomo per strada insieme a un bambino e non puoi non pensare alla tua speranza che si è persa per sempre, mentre un aereo atterrava e papà spariva dalla tua vita.

Saad si è ritrovato a combattere per poche briciole d'affetto, tra la voglia di tagliare ogni tipo di rapporto di mamma e quella di farsi i fatti suoi di papà

Marco Grossetti

NP novembre 2022

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