Restituzione

Pubblicato il 23-05-2024

di Marco Grossetti

Ci sediamo in cerchio per terra, sempre nello stesso posto e alla stessa ora.
Qualcuno si toglie le scarpe, perché così è più facile mettere le radici e sentirsi a casa. Qualcuno ha svuotato la dispensa per riempire la pancia dei suoi vicini, distribuisce biscotti e caramelle sino a stare male. Dimentichiamo di avere un colore della pelle, una cultura, una religione diversa.

Siamo Amici.
Questo è più importante di un velo che copre i capelli, delle treccine di mille colori, degli occhi a mandorla piccoli come flessure, delle infinite differenze che si possono contare in un cerchio dentro cui c’è il mondo. Inizia la musica e come per magia tutti colleghiamo il cuore, mentre di mano in mano passa un piccolo sacco di iuta da stringere per qualche secondo tra le mani. Ma quale casa mia, ma quale casa tua?

Smettiamo di essere da soli e ci sentiamo insieme.
A chi abbiamo a fianco e forse qualcuno anche a chi sta sopra di noi lassù nel Cielo. Si chiama restituzione. Ognuno cerca la sua promessa, il suo sogno, il suo desiderio, la sua speranza. Da mettere dentro quando quel sacchetto passerà tra le sue mani. Qualcuno canta che l’amore esiste e resiste. Chi ha pensieri più grandi che disturbano il suo piccolo cuore, fa un sospiro più lungo degli altri, stringe quel sacchetto per un tempo infinito e poi lo passa a chi ha vicino a lui con il cuore un po’ più leggero. A volte cade anche qualche lacrima. È una raccolta di dolore che chiede di essere guarito, di amore che vuole essere donato.

Ci ritroviamo sempre nello stesso posto e alla stessa ora.
Teniamo in mano quel sacchetto e pensiamo alla promessa.

Di fianco a me c’è un bambino o una bambina.
Può essere un mio nuovo amico, oppure una mia nuova amica. C’è una cosa che pensavo difficilissima e invece ora, grazie all’aiuto ricevuto, riesco a fare. C’è una ferita che sembrava impossibile poter curare, ha lasciato un segno profondo, ma adesso non brucia più.

Cerchiamo nel cuore tutte le persone che ci hanno voluto bene, per rimandare noi quel bene indietro a qualcun altro. Non siamo amati perché siamo buoni, ma siamo buoni perché siamo amati. Cosa ci faceva paura prima ci fa paura ancora, ma sappiamo di non essere soli. Se abbiamo fatto una cosa brutta possiamo cercare di non farla più.

È la ricerca della felicità.
Possiamo essere, fare, stare meglio. Tra le mani passa un sacchetto, dentro il cuore ritorna la promessa. Essere sempre per sempre Amici per sempre.

Marco Grossetti
NP Aprile 2024

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