Il precipizio dell’amore

Pubblicato il 19-09-2022

di Roberto Lerda

Mariangela Tarì fa l’insegnante di sostegno, ma soprattutto è una mamma: i suoi due bambini, Sofia e Bruno, sono entrambi gravemente malati; Sofia è una bambina disabile e necessita di continue cure, Bruno è stato colpito da un tumore al cervello. Esperienze dure, dolorose, che segnano profondamente.

A partire dal 2018, Mariangela ha deciso di raccontare la sua storia, che ha preso forma nel libro Il precipizio dell’amore: «Il pretesto è quello di raccontare la storia di una famiglia che per due volte si trova ad affrontare due tragedie e all’interno c’è tutto l’animo umano; è il percorso che personalmente ho fatto per non saltare giù da quel precipizio. Non è un libro sul dolore, i due avvenimenti dolorosi sono due elementi della storia, ma è un libro sulla vita, è un libro che racconta la vita che attraversa questo dolore: una felicità intesa come incidente improvviso, un percorso per arrivare alla felicità nonostante tutto».

Da quando era piccola, Mariangela era abituata a scrivere pensieri sparsi sui suoi numerosi diari.

Definisce la sua esperienza come “appunti di una madre”, che – come tanti genitori – si trova a vivere giornate intensissime e a ritagliarsi alcuni momenti per pensare e trovare un senso alle cose vissute. «È l’amore che mi ha salvato, l’amore per la vita, che ti spinge verso l’altro e spinge gli altri verso di te. Scrivendo ho contato le mie fortune, perché mi sono resa conto di quante persone ci sono state vicino; molte volte si dà tutto per scontato, in realtà da soli non ce l’avremmo mai fatta».

Lo scorso anno è stata premiata dal presidente Mattarella con l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al Merito per la sua preziosa, intensa e appassionata testimonianza delle difficoltà quotidiane legate alla condizione di caregiver familiare.

Entrare in esperienze così profonde è come affacciarsi alle porte di un mistero, dove amore e dolore talvolta sono facce della stessa medaglia, dove si incontrano persone che fanno della malattia un’occasione. Non è per nulla facile, ma una testimonianza come quella di Mariangela, oltre che intensa e appassionata, è convincente, perché ha il sapore di una vita vissuta da vivi.

Roberto Lerda
NP Maggio 2022

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