Valeria non si arrende

Pubblicato il 18-02-2024

di Roberto Lerda

Valeria Favorito ha oggi 34 anni, ma nel corso della sua vita ancora giovane ha dovuto affrontare due gravi forme di leucemia: la prima nel 2000, la seconda nel 2013.

Della prima esperienza racconta: «Inizialmente avevano detto ai miei genitori che per me non ci sarebbe stato nulla da fare e che avevo pochi giorni di vita, in quanto avevo tutto il midollo malato e mi era stata diagnosticata la leucemia mieloide acuta. Poi hanno detto che l’unica ancora di salvezza sarebbe stata il trapianto di midollo osseo; io ho un fratello e una sorella, che erano compatibili tra di loro e non con me, quindi bisognava trovare un donatore extrafamiliare». Con sorpresa di tutti, a maggio del 2000 si trova il donatore e il trapianto viene fissato per il 21 maggio, come dice lei il suo “secondo compleanno”.

Valeria non ha potuto subito conoscere il suo donatore, soltanto dopo tre anni ha scoperto che era il noto conduttore Fabrizio Frizzi: «Per me poteva essere anche un’altra persona, ma era un fratello a tutti gli effetti. Infatti, avere lo stesso midollo è particolare, perché, al contrario degli organi che puoi donare se non ci sei più, con il midollo osseo dai la vita stando in vita; per me è stato bellissimo! Di lui ha colpito molto la sua immensa disponibilità, non si sentiva una persona arrivata e aveva sempre la voglia di aiutare gli altri». Qualche anno dopo, nel 2013, la malattia si ripresenta in forma diversa ma altrettanto grave: una leucemia linfoblastica acuta; per Valeria inizia una nuova battaglia, un nuovo trapianto e tante cure che la portano anche questa volta a vincere la malattia. Oggi non si arrende e continua a combattere per tante persone che soffrono le sue stesse pene e per contribuire alla ricerca. Lo fa attraverso la scrittura e ha già pubblicato tre libri – Ad un passo dal cielo (2012), La forza della vita (2018) e Valeria, un dono dal cielo (2022) – i cui proventi sono destinati a borse di studio per la ricerca.

La storia di Valeria è la storia di una vita che non si arrende di fronte alla malattia e alla sofferenza; è la storia di una vita che non si chiude, ma continua ad aiutare; è la storia di una vita che non finisce e della disponibilità di un uomo che in lei continua a vivere per gli altri.


Roberto Lerda
NP gennaio 2024

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