Fatima

Fatima Zahra El Maliani è nata in Marocco, ma è cresciuta in Italia e oggi è a tutti gli effetti una giovane italiana (anche se manca ancora il riconoscimento della cittadinanza). Da qualche settimana è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere all’Ordine al Merito della Repubblica italiana per la sua disponibilità a restituire il bene ricevuto attraverso il suo impegno nel doposcuola UNICEF di Torino. Pur studiando, continua a impegnarsi nel quartiere di Porta Palazzo, crocevia di tante culture nella città di Torino.

Quali emozioni hai provato nel ricevere la notizia di questo importante riconoscimento? «Sicuramente all’inizio ero incredula, pensavo che fosse uno scherzo; però ero e continuo a essere estremamente contenta. Non credo di aver fatto qualcosa di straordinario o forse è qualcosa di straordinario, ma ho imparato a vederlo come qualcosa di giusto e normale. Continuo a essere ancora più motivata nel portare avanti quello che ho cominciato perché credo che sia importante; io stessa sono il risultato di questo sforzo da parte di qualcun altro».

Quale significato ha per te e cosa ti auguri? «Per me questo riconoscimento significa tanto perché va nella direzione in cui avrei voluto che tutta la mia vita andasse tanti anni fa, per cui vuol dire che probabilmente sono sulla strada buona. La cronaca non è fatta soltanto da ragazzi che si sparano o che spacciano, ma anche da qualcuno che con tutte le sue difficoltà, diversità e fortune sta provando a farcela».

A chi vorresti dire grazie? «Devo dire grazie a tantissime persone, a tutti quelli che ho incontrato piano piano, che mi hanno cresciuta. I grazie non finirebbero mai perché penso che sia doveroso ringraziare persona per persona».

Per tanti anni Fatima ha frequentato l’Arsenale della Piazza e la magica città di Felicizia. Forse proprio quelle leggi del cielo, tra cui “Se lo desideri con tutto il cuore i sogni si avverano” e “Dobbiamo volerci bene”, le sono entrate dentro e oggi le permettono di volare perché diventino realtà non solo i suoi desideri ma quelli di tanti altri bambini, affinché tutti possano ricevere aiuti, possibilità e la spinta a credere insieme in un mondo migliore che parte dal nostro metro quadrato.

Roberto Lerda

NP Aprile 2023