David Alvin - Eleven eleven

Pubblicato il 27-09-2013

di gianni

di Gianni Giletti - Album che scala i decenni, andando indietro come i gamberi, fino a posizionarsi verso la fine degli anni 70. Eppure è stato pubblicato l’anno scorso. L’autore, Dave Alvin. è uno di quei personaggi che non sai mai bene come catalogarli.
Chitarrista ? Sicuro, e anche bravo.
Cantante ? Sì, dai ? voce bassa, che quasi somiglia a Leonard Cohen, un certo fascino.
Musicista ? Sì, questo sì. Fare un disco così richiede di essere non solo uno strumentista e un cantante, ma anche un musicista.
Difatti il Nostro mescola abilmente il rock-blues anni 70 con alcuni elementi che esulano  dal genere dichiarato: un piano che ricama una canzone che starebbe bene a New Orleans, voce bassa e tenebrosa per una ballata romantica al chiaro di luna, canzone “arpeggio & voce” con una fisa che ti fa ballare lo stomaco come una nave nella tempesta, blues classico corredato da un armonica sinuosa, brano stradaiolo duro e puro… Insomma, ogni composizione ha una sua identità ben precisa.
La chitarra di Dave però ti ricorda in ogni brano qual è il genere che comanda: timbro blues elettrico, che penetra in profondità nelle canzoni , dando loro uno stile omogeneo eppure vario, in modo che non sembri sempre lo stesso pezzo.
Ero un po’ scettico su questo disco, principalmente per la lunghezza delle canzoni, quasi tutte attorno ai 5 minuti, cosa che spesso mi disturba. Stavolta però l’ascolto è filato via liscio, senza annoiarsi, anzi convincendomi sempre di più man mano che i brani scorrevano.
In sostanza, un bel disco di rock, maturo, scuro e seducente.

Clicca qui per un ascolto.


Dave AlvinDavid Alvin
Eleven eleven

Yep Roc Records 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

La Musica che non c'è – Rubrica di Nuovo Progetto

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